martedì 23 aprile 2019

Impariamo a godere delle gioie quotidiane. 8 scudetti sono LEGGENDA!

Non sappiamo più apprezzare le gioie quotidiane. Tritiamo gli eventi, le emozioni, senza nemmeno soffermarci sul significato di ciò che rappresentano. Nella vita così come nello sport. Da una settimana leggo cose assurde da parte di tifosi juventini che nemmeno riescono a gioire per l'ottavo scudetto di fila. 8 SCUDETTI CONSECUTIVI!!!! Vi rendete conto di ciò di cui stiamo parlando? C'è gente che ha visto la propria squadra vincere uno scudetto, o due, o tre o comunque meno di 8 in 100 anni di storia! E noi, che abbiamo una squadra che ha fatto un'impresa memorabile non siamo capaci di godercela. Ci sono tifosi di altre squadre che festeggerebbero un anno intero se vincessero 1 scudetto. Noi ne abbiamo vinti 8 e molti pseudo tifosi paiono addirittura ANNOIATI da questo ciclo di vittorie. Il motivo? E ma non s'è vinto la Champions.
Ora, vorrei ricordare che con quella Coppa maledetta abbiamo un rapporto piuttosto negativo. Questo lo dice la storia. Se la viviamo come una ossessione, non ne caveremo mai nulla. Perché le ossessioni logorano e tolgono energie. E' la leggerezza, seppur nella consapevolezza, che ti porta a raggiungere i traguardi e i risultati. Del resto, quante sono le squadre che partono ogni anno per vincere la Champions? 5,6,7,8? Alla fine quante squadre la vincono? Una.
Pensavate che bastasse acquistare Ronaldo per sollevare automaticamente il trofeo? Evidentemente vivete col paraocchi. Vi passa mai per l'anticamera del cervello che esistono anche gli avversari e, che si dimostrano più bravi e più forti (magari solo in quel momento, ma è sufficiente) è giusto applaudire chi ha meritato senza fare psicodrammi e tentare suicidi di massa? Perché ci arrabbiamo se le altre tifoserie non riconoscono i nostri meriti in Italia, ma siamo i primi a non riconoscere i meriti degli avversari in Europa? Coerenza, questa parola dal significato sconosciuto.
Siamo più forti dell'Ajax? Sulla carta sì; ma la carta non conta nulla. Gli olandesi, nelle due gare, hanno dimostrato di essere superiori. E hanno meritatamente passato il turno. Certo, si può e si deve essere arrabbiati, perché, in tutta onestà, un pensierino alla finale l'avevamo fatto tutti. Ricordiamoci però che si tratta sempre di sport e quindi va vissuto come tale. Ci sono le vittorie e le sconfitte. Il bello dello sport è che, dopo ogni successo o sconfitta, hai la possibilità di riprovarci e metterti in gioco.
Avete visto la partita contro la Fiorentina di sabato? Avete visto il primo tempo? Ecco, il primo tempo della gara con i viola è l'esatta fotografia della differenza che c'è tra Italia ed Europa in quanto a karma. Se la Fiorentina avesse fatto tre o quattro gol nella prima fazione di gara, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Invece, grazie ad un mix di buona sorte ed errori degli avversari, siamo rimasti in partita e nel secondo tempo abbiamo vinto la gara. in Europa, fidatevi, avremmo chiuso il primo tempo sotto di 4 reti.
Del resto, abbiamo perso finali contro avversari decisamente più mediocri, come l'Amburgo del 1983 (con una Juve davvero forte, sulla carta).
Impariamo a gioire per le vittorie, altrimenti, quando questo periodo finirà (perché prima o poi finirà) avremo il rimorso di non averlo fatto quando avremmo potuto.
La Champions? Ci riproveremo il prossimo anno e quello dopo ancora e via dicendo.
Con leggerezza. Con gioia e colore.

GRAZIE LEGGENDARIA JUVENTUS PER QUESTI ANNI MERAVIGLIOSI.




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