La gara di ieri, ha segnato, per
Giorgio Chiellini una rivincita personale nei confronti di quella
Spagna contro la quale, quattro anni fa, in condizioni fisiche
precarie, il difensore bianconero disputò una delle sue peggiori
partite con la maglia azzurra. El sinistro de Dios, potremmo
scherzosamente definire il piede (ginocchio, stinco, carambola,
caviglia, tibia, perone) di King Kong Giorgio, che ha permesso agli
azzurri di sbloccare la sfida con gli spagnoli.
Proprio lui, il
vituperato, deriso, insultato Giorgione, troppo spesso bistrattato
dalla critica e preso di mira dalle tifoserie avversarie in
campionato. Non che il nostro Giorgione sia un angioletto, in campo,
assolutamente no: le dà e le prende e zitti e mosca! Alle volte
perde un po' di lucidità e, quando, verso la fine delle gare, lo si
vede partire dalla propria metà campo a caccia di gloria verso la
porta avversaria, preghiere e scongiuri sono d'obbligo. Da un po' di
tempo a questa parte, però, si è specializzato in lanci d'esterno
sinistro di una precisione millimetrica, merito forse del fatto che,
giocando con una scarpa di un colore e una di un altro, non ci sono
più dubbi su quale sia il piede sinistro e quale quello destro.
Battute a parte, Giorgione è un generoso, uno di quelli che lotta
fino all'ultimo secondo, che non si tira mai indietro, né tanto meno
tira mai indietro la gamba (né la testa). Avercene di giocatori come
lui nella squadra di club e in Nazionale. Perchè, cari gufi, cari
spara cacchiate, fatevene una ragione: quando vedete in campo la
linea Maginot composta dai 4 moschettieri (Buffon, Barzagli, Bonucci
e Chiellini) capite come mai la Juve vince e domina da cinque anni in
Italia. Certo, dire che la Vecchia Signora “rubbbba” è un alibi
perfetto, ma alla fine, siate sinceri, non ci credete più di tanto
nemmeno voi, quando lo dite. E' che sparlare della Juve fa tendenza,
fa audience, fa notizia. Poi in Nazionale te li ritrovi sempre lì,
gli juventini. E sì, perché altrimenti dove lo vai a prendere lo
zoccolo duro? Vai alla Pinetina o a Fuorigrotta? Dove la vai a
trovare la mentalità vincente, se non a Vinovo? Non sono parole mie,
ma di calciatori che militano in altre squadre di club e che stanno
condividendo coi bianconeri l'esperienza azzurra. Forse che si debba
andare a ricercare la mentalità vincente tra i vincitori di scudetti
morali e/o virtuali o di cartone? Rispondere mi pare davvero
superfluo.
Ora ci toccherà la Germania: brutti,
sporchi e cattivi, come sempre, cercando di andare al di là dei
nostri limiti. Possiamo farcela, anche senza Thiago Motta
(squalificato).
Aspettando magari un altro gol di
Giorgione: perchè no, in rovesciata, magari!!!
Nessun commento:
Posta un commento