Tutto cominciò da lì....
Era il 13 maggio 1979 e per la prima
volta vidi la Juventus dal vivo. Partita di fine stagione, non certo
una di quelle gare sulla carta memorabili. Questo il tabellino della
sfidai:
JUVENTUS: Zoff
(64'Alessandrelli), Cuccureddu (41'Cabrini), Gentile, Benetti, Brio,
Scirea, Causio, Tardelli, Fanna, Verza, Bettega.
A disposizione: Virdis
Allenatore: Trapattoni
AVELLINO: Piotti. Reali, Romano, Boscolo, Cattaneo, Di Somma, M.Piga, Beruatto, De Ponti, Lombardi (64'Massa), Tosetto.
A disposizione: Cavalieri, Casale.
Allenatore: Marchesi
ARBITRO: Bergamo di Livorno
RETI: 54' Bettega (Ju), 55' e 65' Verza (Ju), 71' e 77' De Ponti, 86' Massa.
A disposizione: Virdis
Allenatore: Trapattoni
AVELLINO: Piotti. Reali, Romano, Boscolo, Cattaneo, Di Somma, M.Piga, Beruatto, De Ponti, Lombardi (64'Massa), Tosetto.
A disposizione: Cavalieri, Casale.
Allenatore: Marchesi
ARBITRO: Bergamo di Livorno
RETI: 54' Bettega (Ju), 55' e 65' Verza (Ju), 71' e 77' De Ponti, 86' Massa.
Quella partita viene ricordata come la
partita di Alessandrelli, portiere di riserva della Juve, entrato al
minuto '64 al posto del mitico Dino Zoff e capace di subire tre reti
(una più assurda dell'altra) nel giro di pochi minuti.
Avevo poco meno di otto anni allora e
ricordo benissimo quella domenica: la prima volta allo Stadio
Comunale, a vedere la Juve, in compagnia del mio papà. E ricordo la
delusione e il pianto alla fine della partita, per un pareggio giunto
in modo inaspettato e rocambolesco da parte degli irpini. Già:
quella fu la prima volta nella quale mi resi davvero conto di quanto
si potesse soffrire per una squadra di calcio. In seguito avrei
capito quanta gioia ed entusiasmo mi avrebbero trasmesso quelle
maglie a strisce bianconere.
Tutto parte da lì: e mercoledì sera,
allo Stadium, mi sembrerà di ritornare bambino e tornare alle
origini. Di fronte le stesse maglie verdi di allora, quelle dei lupi
irpini, squadra e Società che, nel tempo, hanno dato diversi
calciatori alla causa juventina: Tacconi, Vignola, Favero, etc...
Sono passati tanti anni, tanti giocatori hanno vestito la gloriosa
maglia della Vecchia Signora: ho pianto, sofferto, esultato, gioito.
In tutto questo rimane l'amore per la maglia, per uno sport ed una
squadra che fanno parte di me, del mio quotidiano, della mia vita.
E anche mercoledì sera sarò lì, in
curva sud, pronto ad incitare e sostenere i ragazzi. Certo, non sarà
la sfida dell'anno, non avrà lo stesso fascino della gara contro il
Real Madrid, ma per me avrà un sapore del tutto speciale ed unico.
Il cammino verso la decima stella comincia da qui: unico obiettivo,
come sempre VINCERE. FINO ALLA FINE....
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