domenica 20 gennaio 2013

Il bianco (la neve) e il nero (Pogba)

C'era da dare un segnale forte a sè stessi e al campionato.
C'era da riprendere la rotta giusta.
C'erano tante assenze (Chiellini, Asamoah, Pirlo, Marchisio, Quagliarella).
C'era un avversario ostico, che stava attraversando un buon periodo di forma e di risultati.
C'erano tante, troppe critiche, nei confronti di una squadra che ha fatto cose eccezionali nell'ultimo anno e mezzo.
La settimana appena trascorsa, ci aveva portato a scoprire che la giustizia sportiva finalmente funziona. La restituzione dei due punti al Napoli, la revoca delle squalifiche a Grava e Cannavaro (cose giuste per altro), ci hanno fatto scoprire che sono state decisioni importanti non solo pe ril Napoli, ma addirittura per tutto il calcio italiano. Ovvero, la condanna a Conte era giusta a prescindere (pur essendoci a suo favore una serie interminabile di testimoni), mentre la condanna ai giocatori del Napoli era ingiusta a prescindere. Ovvio. Tutto chiaro, come sempre.
La rielezione di Abete ( a proposito, Agnelli, perchè non è andato a giocare a golf invece che andare a votare, e per giunta a favore di Abete?), la conferma di Beretta (che significa Galliani alla guida della Lega Calcio): tutti dejà vu. Nulla è cambiato. Come sempre. Largo ai dinosauri.
Tornando alla gara di stasera, si prevedeva copiosa neve su Torino (come lo scorso anno, guarda caso sempre contro l'Udinese) e invece non sono stati che pochi fiocchi misti a pioggia. La copiosa neve si è invece abbattuta sull'Udinese, grazie soprattutto a due invenzioni di Paul Pogba che, con due tiri straordinari, ha dapprima sbloccato e poi messo in ghiaccio la gara.
Sino alla rete di Pogba, una Juve un pò pasticciona e molto imprecisa, aveva avuto, seppur in un dominio totale del campo, le solite occasioni fallite o per frenesia o per imprecisione nell'ultimo passaggio o nell'esecuzione finale. Non buona la prova di Giovinco, sostituito all'inizio della ripresa per infortunio da un volenteroso Matri, finalmente tornato alla rete.
C'è voluta comunque l'imprevedibilità e la follia di Pogba per sbloccare una gara che rischiava di ripetere un clichè già visto.
L'inizio della ripresa, pareva voler quasi ripercorrere l'andazzo già visto nella gara contro la Sampdoria. Questa volta però, dopo i primi dieci minuti del secondo tempo, giocati in modo un pò approssimativo e svogliato, la squadra ha cambiato registro, tornando a premere e a creare occasioni.
Ancora Polpo Paul, con un gran tiro a fil di palo, a chiudere la contesa. Le reti di Vucinic e Matri servono solo per arrotondare il bottino.
E, anche sul 4-0, si vedeva Conte urlare e chiedere massima attenzione alla squadra.
Questo è lo spirito Juve.
Questa è la rotta giusta.
Ora un'altra gara molto difficile. Allo Stadium arriverà la Lazio per giocarsi, contro i bianconeri l'accesso alla finale di Coppa Italia. Martedì a Torino e una settimana dopo a Roma.
La notizia più confortante, emersa questa sera è che, chi subentra dalla panchina riesce sempre a farsi trovare pronto. Questa è una SQUADRA, un GRUPPO.
Un plauso a Giaccherini, un vero stantuffo che, anche stasera, ha macinato chilometri.
Ultima annotazione per la signorilità di un grande allenatore come Guidolin che stasera ha festeggiato le 500 partite sulla panchina dell'Udinese. Un allenatore che ho sempre stimato e che ha avuto meno di quello che avrebbe meritato. La sua Udinese è comunque sempre una splendida realtà del campionato italiano.
Ma è ora di guardare avanti. Nemmeno il tempo di gioire che arriva la Lazio.
Fino alla fine, FORZA JUVENTUS!!!

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