martedì 9 aprile 2013

Caro Zanetti, spero non creda davvero in ciò che dice...

"La storia parla per sè. Paghiamo il fatto di essere diversi da tutti... Da quando siamo all'Inter lottiamo contro tutti. Ma a noi piace vincere e perdere onestamente" (Javier Zanetti commentando i fatti di Inter-Atalanta, 8 aprile 2013 - Fonte Panorama.it).

Caro Zanetti,
leggendo queste dichiarazioni, la prima domanda che mi viene in mente è la seguente: ma ci è o ci fa? Insomma, crede davvero in ciò che dice? Perchè se davvero crede nelle sue parole, allora la cosa è davvero grave. Sul fatto che siate diversi da tutti, siamo perfettamente d'accordo. Difficile trovare, almeno in Italia, un'altra Società capace di fare(in maniera così esasperata) del vittimismo un alibi perfetto per tutte le stagioni. Non metto in dubbio le sue qualità di calciatore:  la carriera parla per Lei e quindi, nulla da dire in tal senso, se non farLe i complimenti. Evidentemente però, tanti anni all'Inter, con la quotidiana ripetizione del solito leit motif della vittima sacrificale, devono aver annebbiato le capacità di osservazione e giudizio. Mi sa, che in questi anni, qualche pezzo di storia calcistica deve essere andato smarrito. "Recoba, passaporti", sono parole che Le suonano famigliari? La vicenda di "Farsopoli", ops pardon "Calciopoli", l'ha seguita tutta, oppure si è fermato solo ai primi capitoli, ovvero quelli che illustrano una storia "leggermente" diversa da quella reale? Ricordo che durante gli anni di Mourinho, l'Inter beneficiò più volte di episodi arbitrali a favore, in Italia come in Europa, ma non ricordo di aver sentito lamentele nè da parte Sua, nè da parte della Sua Società. Alla lettura della frase "ma a noi piace vincere e perdere inestamente", mi perdoni, ma una fragorosa risata si è impossessata di me. Vi piacerebbe vincere: su questo non c'è dubbio. Meglio usare il condizionale, per esprimere certi concetti. Diciamo che uno slogan più adatto sarebbe: "Ti piace vincere facile?" alludendo al fatto che, prima di Farsopoli l'Inter mediamente concludeva i campionati a distanza siderale dal vertice della classifica e che ora, le cose stanno tornando alla normalità, ovvero con l'Inter a distanza siderale dal vertice della classifica. Ma non siete un pò stufi di dover sempre fare del vittimismo il Vostro unico e miglior alibi? Non sarebbe ora, al di là degli errori arbitrali pro e contro, di ammettere, ogni tanto, che gli avversari vincono perchè sono più forti? Immagino che non sia il massimo della vita giocare con alcuni dei suoi compagni di squadra che si trovano in serie A probabilmente per pura casualità o perchè hanno potenti Santi in Paradiso. Oppure perchè, semplicemente, chi li è andata a prendere, quando li visionava, era in preda agli effetti dell'alcool (che annebbia e dilata la visione). Quindi, Vi piacerebbe vincere, ma siete abituati a perdere. Nessuno nega che contro l'Atalanta sia stato concesso agli orobici un rigore inesistente e non sssegnato un rigore evidente all'Inter, ma una squadra in vantaggio di due reti, in casa, che riesca a prendere tre reti dall'Atalanta, forse ha qualche problema in sè congenito. Al di là degli errori arbitrali. "Da quando siamo all'Inter lottiamo contro tutti": pare una frase detta da un giocatore di una squadra provinciale, di una cosiddetta "piccola". Beh, ma forse....in effetti......purtroppo.........
Coraggio: il calvario sta per finire....ancora sette partite e poi si va in vacanza...
Un consiglio: a forza di fare e pensare da vittime, vittime lo si diventa davvero: ma di sè stessi.

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