mercoledì 30 gennaio 2013

A.A.A. Cercasi bomber....(anche in affitto)

E' svanito il primo obiettivo stagionale. In finale di Coppa Italia ci andrà la Lazio : in due partite, tre tiri in porta e tre reti: 100%. Non succederà sempre che gli avversari riusciranno a capitalizzare ogni singola e minima occasione avute ma, in questo mese di gennaio, è successo spesso : troppo spesso. Sampdoria, Lazio, Genoa, Lazio ancora.
Casualità, sfortuna, sicuramente, ma non solo. C'è stato, in ognuna di queste gare, un calo di attenzione, l'errore singolo, piuttosto che l'errore di squadra. Certo, le assenze sono importanti, ma non possiamo e non dobbiamo farne un alibi.
Inoltre, in questo periodo, più di altri, facciamo una fatica incredibile a segnare. Servirebbe come il pane un attaccante in grado di buttarla dentro, specie in momenti come questi, dove la squadra si esprime come sa solamente a tratti e quindi, l'individualità, la giocata del singolo, potrebbero risolvere le gare. E invece, anche ieri sera, là davanti, una prestazione inguardabile. Vucinic e Giovinco impalpabili. Tanto gigioneggiare, tanti tocchetti, ma alla fine di tiri in porta, uno a testa : quello di Vucinic alla fine del primo tempo, e quello di Giovinco, all'ultimo minuto della ripresa. Ecco, l'ultimo episodio penso che rispecchi al meglio l'attuale momento della squadra : Giovinco a tu per tu con Marchetti non trova di meglio che sparargli la palla addosso. Grande parata? Nemmeno per sogno. Marchetti, la palla se l'è trovata addosso. Errore nostro: errore macroscopico.
Primo tempo con tanto possesso palla, ma se non tiri in porta, difficilmente segni.
Calata un pò l'intensità, è venuta fuori la Lazio, alla quale è bastata una giocata per portarsi in vantaggio. Dormita colossale di Peluso che stava guardando un ufo passare in cielo e Lazio in vantaggio.
Ti aspetti la reazione della squadra e invece la reazione tarda ad arrivare.
Riusciamo ad acciuffare il pareggio con l'immenso e generoso Vidal (che guerriero) e poi nuovamente si rovina tutto con un'altra dormita difensiva.
Ciliegina sulla torta la rete divorata da Giovinco, con Marchisio sfortunato nel tentativo di ribattuta a rete.
Di sicuro la squadra si è impegnata, questo è lampante. In questo momento però, l'impegno non basta.
Come evidenziato da tempo, se la squadra non corre a mille all'ora, diventa vulnerabile e può perdere contro chiunque.
E in questi momenti servirebbe un giocatore di spessore là davanti, in grado di togliere le castagne dal fuoco. Vero Marotta?
Laconiche le parole di Conte nell'intervista post gara a chi gli chiedeva notizie sul mercato Juve : "Chiedete a Marotta". Proprio questo è il punto. Mentre altri, pur avendo difficoltà economiche, si inventano operazioni in grado di rafforzare la squadra, Marotta pare essere preda di un sonno etereo. Certo, se poi il risveglio porta il nome di Anelka, allora è meglio continuare a sonnecchiare. A cosa serve un giocatore come Anelka? Non bastano Vucinic e Giovinco a gigioneggiare là davanti? Scovarne uno che la butti dentro?
Il pensiero va alla sfida col Celtic, squadra che per tipologia di gioco, assomiglia molto alla Lazio (anche se con più corsa e meno qualità). Gli scozzesi hanno già dimostrato di essere cinici e soprattutto bravi nel non far giocare l'avversario. Abbiamo tempo per invertire la rotta e finalmente questo mese di gennaio volge al termine.
Urge ricompattarsi e soprattutto urge una vittoria contro il Chievo. In qualunque modo, anche con un gollonzo. Prima o poi anche la fortuna tornerà a girare dalla nostra parte, ma dovremo essere bravi a meritarcela.
FINO ALLA FINE, FORZA JUVENTUS!!!!

Nessun commento:

Posta un commento