domenica 16 ottobre 2016

"Huttana maiala" ci pensa Dybala.




Diciamo la verità: Juventus – Udinese non entrerà nella hit parade delle 10 partite memorabili dei bianconeri. Però, nonostante una prestazione sottotono, a tratti svagata, scialba ed incolore, la Vecchia Signora ha portato a casa i tre punti. Sono le partite come questa, anzi, le vittorie come queste che, alla fine della stagione, portano in dote gli scudetti. Primi trenta minuti nei quali lo scopo dei 22 in campo era uno solo: cercare di capire ciò che urlava Delneri dalla panchina. In tal senso, erano agevolati gli 11 dell'Udinese che, in quanto tutti stranieri, erano più vicini all'idioma parlato dall'allenatore di Aquileia. Proprio per questo motivo, alla mezz'ora, Hernanes deve aver sentito urlare “lascia” al limite della propria area di rigore e quindi ha pensato bene di lasciar sfilare la palla che è divenuta preda di un calciatore friulano il quale, quasi incredulo per il regalo, dopo aver fatto due passi ha lasciato partire un tiro verso la porta difesa da Buffon. Ora, il nostro Gigione super Numero Uno, avendo appena vinto il Golden foot (piede d'oro), ha creduto (in onore al premio vinto) di non poter toccare la palla con le mani e quindi, se l'è fatta passare sotto il fianco. In quel momento è esplosa tutta l'esultanza di Delneri che ha cominciato a urlare “Mauazzina, Mauazzina!!!”, credendo di avere ancora tra le proprie fila l'ex calciatore allenato al Chievo. Ci sono voluti due calci da fermo magistralmente calciati da Dybala per riacciuffare e poi capovolgere il risultato.

Morale della favola: quelli brutti, sporchi e cattivi, seppur a fatica, hanno battuto l'Udinese e inanellato la settima vittoria in otto gare. Certo, altrove sciorinano calcio champagne, limoncello, abbacchio e saltimbocca, ma, almeno per ora, devono accontentarsi dei secondi piatti.
La gara di ieri sera si può riassumere semplicemente così: “Huttana maiala, ci pensa Dybala”.
Il momento più bello di tutta la gara è stata la corsa di Paulo ad abbracciare Bonucci dopo la rete del pareggio. Tanto per distinguere tra la vita reale e il calcio che rimane, pur sempre, un gioco.
Ora testa a Lione, dove occorrerà una Juventus decisamente più attenta, più in palla e più tonica, ma dove soprattutto, come sempre, conterà solo e unicamente la vittoria.
Hasta la victoria. Siempre!

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