Minuto '88 di una sfida destinata
probabilmente a finire (giustamente) in parità: Koulibaly, sino a
quel momento impeccabile, ha un improvviso flashback che gli riporta
alla mente lo striscione che i tifosi napoletani hanno esposto al
momento della partenza della squadra verso Torino. Il difensore
azzurro, realizza che, nella lingua italiana, scrivere “un'altro”
con l'apostrofo, è un evidente e marchiano errore di grammatica. E'
una frazione di secondi che però, consente a Zaza di prendere quel
passo di vantaggio che gli consente di arrivare al tiro che, deviato
dal fatturato (Albiol), permette alla Vecchia Signora di portare a
casa i tre punti e superare la squadra di Sarri in classifica. Il
succo della gara è tutto qui, racchiuso in pochi istanti.
Sino ad
allora, nessuna delle due squadre s'era resa particolarmente
pericolosa, e le palle gol si potevano contare sul palmo di una mano.
Quando il miglior attacco del campionato incontra la miglior difesa,
spesso è la seconda ad avere la meglio sul primo. Bravi i difensori
di Allegri ad ingabbiare Higuain (mai pericoloso); meno incisivi del
solito Callejon e Rocco Hunt che, per l'occasione, ha sostituito
Insigne, desideroso di realizzare un suo vecchio sogno, ovvero quello
di rinverdire i fasti di Nino D'Angelo al Festival di Sanremo.
Tre
punti che sono importanti ma che non emettono nessun verdetto
definitivo. Un punto di vantaggio, a tredici giornate dalla fine e
con 39 punti a disposizione, sono meno di un'inezia. Il Napoli ha
dimostrato di essere squadra tosta e forte; la Juve ha dimostrato di
avere testa, cuore e gambe e quel dna da “fino alla fine” che la
porta a non mollare mai e a giocarsi la gara sino all'ultimo respiro.
L'ignoranza calcistica di Zaza è patrimonio dell'umanità, anche se
il merito della vittoria va attribuito sicuramente a Padoin, il cui
alzarsi dalla panchina per il riscaldamento, è stato il nemmeno
tanto subliminale: “Al mio segnale, scatenate l'inferno, altrimenti
entro io e …..”. Fossi stato in Allegri, oggi, invece di una
giornata di riposo, avrei organizzato una bella gita a Lourdes, visto
lo stillicidio di infortuni che ha colpito e continua a colpire gli
iscritti al Circolo Ricreativo di Vinovo. Ora, non è che Padoin
possa fare tutto da solo, ragazzi, anche perchè, non essendo stato
inserito in lista Champions.....
PS: qualcuno spieghi ad alcuni pseudo
giornalisti di fede partenopea che, quello lanciato a Reina, non era
un sacco per la monnezza, ma faceva parte della coreografia che
abitualmente viene messa in atto allo Stadium. Detto questo, in tempi
di crisi, anche un sacchetto per la monnezza gratis ha la sua bella
utilità.....
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