domenica 14 febbraio 2016

Juventus - Napoli 1-0: se sbagli l'apostrofo, poi vieni punito....

Minuto '88 di una sfida destinata probabilmente a finire (giustamente) in parità: Koulibaly, sino a quel momento impeccabile, ha un improvviso flashback che gli riporta alla mente lo striscione che i tifosi napoletani hanno esposto al momento della partenza della squadra verso Torino. Il difensore azzurro, realizza che, nella lingua italiana, scrivere “un'altro” con l'apostrofo, è un evidente e marchiano errore di grammatica. E' una frazione di secondi che però, consente a Zaza di prendere quel passo di vantaggio che gli consente di arrivare al tiro che, deviato dal fatturato (Albiol), permette alla Vecchia Signora di portare a casa i tre punti e superare la squadra di Sarri in classifica. Il succo della gara è tutto qui, racchiuso in pochi istanti. 


Sino ad allora, nessuna delle due squadre s'era resa particolarmente pericolosa, e le palle gol si potevano contare sul palmo di una mano. Quando il miglior attacco del campionato incontra la miglior difesa, spesso è la seconda ad avere la meglio sul primo. Bravi i difensori di Allegri ad ingabbiare Higuain (mai pericoloso); meno incisivi del solito Callejon e Rocco Hunt che, per l'occasione, ha sostituito Insigne, desideroso di realizzare un suo vecchio sogno, ovvero quello di rinverdire i fasti di Nino D'Angelo al Festival di Sanremo. 


Tre punti che sono importanti ma che non emettono nessun verdetto definitivo. Un punto di vantaggio, a tredici giornate dalla fine e con 39 punti a disposizione, sono meno di un'inezia. Il Napoli ha dimostrato di essere squadra tosta e forte; la Juve ha dimostrato di avere testa, cuore e gambe e quel dna da “fino alla fine” che la porta a non mollare mai e a giocarsi la gara sino all'ultimo respiro. L'ignoranza calcistica di Zaza è patrimonio dell'umanità, anche se il merito della vittoria va attribuito sicuramente a Padoin, il cui alzarsi dalla panchina per il riscaldamento, è stato il nemmeno tanto subliminale: “Al mio segnale, scatenate l'inferno, altrimenti entro io e …..”. Fossi stato in Allegri, oggi, invece di una giornata di riposo, avrei organizzato una bella gita a Lourdes, visto lo stillicidio di infortuni che ha colpito e continua a colpire gli iscritti al Circolo Ricreativo di Vinovo. Ora, non è che Padoin possa fare tutto da solo, ragazzi, anche perchè, non essendo stato inserito in lista Champions.....


PS: qualcuno spieghi ad alcuni pseudo giornalisti di fede partenopea che, quello lanciato a Reina, non era un sacco per la monnezza, ma faceva parte della coreografia che abitualmente viene messa in atto allo Stadium. Detto questo, in tempi di crisi, anche un sacchetto per la monnezza gratis ha la sua bella utilità.....


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