giovedì 28 gennaio 2016

Juventus - Inter: punti di vista dell'interista medio (parodia)

Quella contro l'Inter, specie dopo Farsopoli, non è e non sarà mai una sfida come le altre. Vincere contro i nerazzurri fa piacere, perché, ribadire SUL CAMPO la supremazia bianconera, è sempre cosa buona e giusta. Ieri, poi, era il giorno della memoria e quindi, quale migliore occasione per ricordare agli intertristi che, senza Farsopoli, rappresentano meno del nulla? (con tutto il rispetto per il nulla, ovviamente). La partita, vista ed analizzata dal tifoso medio della beneamata, è un mix concentrato di pillole di Zelig e Colorado. Appare lampante come, la direzione di gara del signor Tagliavento, non sia stata proprio impeccabile, ed abbia, in qualche modo, penalizzato la Vecchia Signora. Piuttosto che mettersi a frignare ed invocare alibi per l'eternità però, i bianconeri hanno continuato a giocare, fino a rifilare tre reti al mal capitato Handanovic. Diversi sono stati gli episodi sotto la lente della moviola. Il primo, è senza dubbio il bagher col quale Medel respinge in calcio d'angolo la punizione calciata da Cuadrado: è ovvio che si tratti di rigore tutta la vita, tuttavia l'interista medio, si appiglia all'involontarietà del fallo (!?!), all'azione viziata da un fallo di Mandzukic sul portiere, al fatto che Felipe Melo fosse distratto dai cori di sostegno della curva bianconera, al ricordo del contatto Iuliano/Ronaldo e chiede l'aiuto da casa, telefonando a Gigi Simoni per avere un' ulteriore conferma delle proprie certezze. Il secondo episodio riguarda il rigore concesso alla Juventus e qui il nostro nerazzurro medio non ha alcun dubbio: la Juve rubba. E' evidente come Cuadrado si tuffi (al solito, è stato acquistato per quello dalla Rubentus) appena Murillo gli alita sul collo (non ci è dato sapere cosa abbia mangiato la sera precedente il difensore nerazzurro, ma evidentemente l'alito era piuttosto pesante). Eccolo lì, te pareva che l'arbitraggio non fosse a senso unico: controllare che Tagliavento non sia in possesso di una sim svizzera è sicuramente il primo passo; fare una telefonata a Palazzi, lo step immediatamente successivo. Altro momento topico della gara è il raddoppio della Juventus, viziato da una posizione di netto fuorigioco da parte di Felipe Melo, autore dell'assist al bacio per Alvaro Morata. “Come dite? Felipe Melo gioca nell'Inter? Ma chi lo ha comprato questo???? Quindi non ci si può nemmeno appellare al fuorigioco? Altri alibi da usare?” E no, qui, il nostro cartonato proprio non può appigliarsi a niente Ulteriore azione decisiva è quella che porta all'espulsione di Murillo: eccolo lì, il solito Cuadrado, già in volo prima del contatto. E' ovvio che andrebbe ammonito il bianconero per simulazione (anzi espulso visto che, anche nel primo tempo, invece di concedere il penalty, il direttore di gara avrebbe dovuto ammonirlo) ma il buon Tagliavento che fa? Estrae il secondo giallo e manda negli spogliatoi Murillo: e basta! Il nostro eroe non ce la fa più ed inizia a rivedere i soliti, vecchi fantasmi. Ovvio che poi arrivi anche il terzo gol di Dybala (perchè se l'arbitro avesse espulso Cuadrado e non Murillo, tutto questo non sarebbe successo). E che dire del rigore non concesso all'Inter? Che c'entra se Caceres colpisce la palla col petto o lo stomaco? Non sono parti del corpo vicine al braccio? Quindi perché l'arbitro non concede il rigore? E' sempre la stessa storia. Del resto, come ha detto il Mancio a fine gara, l'Inter non ha demeritato, la Juve ha giocato in contropiede e Handanovic non ha fatto una che sia una parata. E il Mancio è uno che ci capisce di calcio: guarda un po' che razza di campioni ha fatto comprare alla Società. No, no, è il solito complotto. Al nostro interista medio non rimane che consolarsi con la telefonata a Gigi Simoni e chissà, magari anche a Turone: del resto, due is megl che one!

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