giovedì 27 novembre 2014

Linus cerca di salire sul carro? Lasciamolo a terra....

Dal blog di Linus, si leggono queste considerazioni in uno scritto dal titolo “MOLTO ALLEGRI”: “Alla fine devo chiedere scusa. O quantomeno devo ammettere che alla lunga hanno avuto ragione “loro”, come si dice in questi casi. Quando questa estate la Juve ha annunciato Allegri, da “innamorato” di Conte ho espresso tutto il mio disappunto. Che era figlio, almeno ai miei occhi, della totale identificazione di “acciughina” con i colori rossoneri. Cosa difficile da capire per un tifoso bianconero di Torino ma invece evidente per chi, come me, vivendo a Milano, era abituato a vedere Allegri & Galliani come due corpi e un’anima. Ma come, proprio noi che da sempre gli allenatori ce li siamo cresciuti, andiamo a pescarne uno così marchiato? Come tanti tifosi, per qualche mese mi sono tormentato tra fede e scetticismo. I colori non si tradiscono ma anche il cuore ha le sue regole. Adesso però non ho più alibi nè dubbi, Una squadra che sembrava pronta per essere smantellata sembra rinata e ri-motivata , giocatori arrivati come riempitivo sono fioriti e altri che sembravano persi sono tornati ad avere un senso. Di mestiere faccio anch’io l’allenatore e chissà quante volte un tifoso della mia squadra non avrà apprezzato le mie scelte. Però se siamo ancora qui dopo 32 anni un po’ di merito ce l’avrò avuto, no? Per questo, da collega, devo dire bravo ad Allegri. Strafelice di essere stato smentito. Tra l’altro, il 32 è un numero che conosciamo bene, vero Presidente?”. Linus: non era quello che si era dimesso da tifoso juventino dopo quanto accaduto nel 2006? Non era quello che negli ultimi anni ha sputato fango a più riprese sui colori bianconeri? Non era il compagno di merende di Marco Travaglio in quanto a tifo? Ecco: sarebbero bastate molte meno parole; anzi, per essere precisi, avrebbe dovuto limitarsi alle prime cinque parole: “Alla fine devo chiedere scusa”. Perchè è quello che avrebbe dovuto fare. Forse la vicinanza di Nicola Savino (noto tifoso interista) o il fatto di vivere a Milano (città dagli elevati livelli di inquinamento cartonato) lo hanno confuso parecchio, negli ultimi anni. Una bella doccia, un bell'aerosol prolungato, potrebbero diradare le nubi e gli acari dal suo orizzonte. E' il paradosso che, proprio uno che ha passato gli ultimi anni a spargere letame sulla Juve, termini il suo pezzo scrivendo: “Tra l’altro, il 32 è un numero che conosciamo bene, vero Presidente?”. Un po' di coerenza, suvvia. Perché non c'è nulla di peggio dell'essere incoerenti, se non addirittura banderuole voltagabbana a seconda di come spira il vento. No, caro Linus, “32” è il numero di scudetti che appartiene a tutti i tifosi juventini che hanno combattuto e stanno combattendo contro la farsa del 2006; è il numero che appartiene a coloro che da anni si battono perché emerga la verità, quella vera. Tra l'altro, il processo cartonato, si sta sfaldando giorno dopo giorno. Un'altra crepa, è emersa, anzi, un vero e proprio cratere, come riporta l'edizione odierna di Tuttosport in merito alla richiesta di rinvio a giudizio di De Cillis (titolare del negozio di Chiasso dove Luciano Moggi prendeva le sim), teste chiave nel Processo di Napoli, ora accusato di falsa testimonianza. I nodi stanno venendo al pettino, uno ad uno. Chissà se il buon Linus è al corrente di questa notizia: difficile,, visto che in questi anni, ha sempre fatto parecchia fatica ad informarsi in merito alla questione. Sarà per colpa del lavoro che fa, che non gli permette di avere giornali e media a disposizione.....

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