Dal blog di Linus, si leggono queste
considerazioni in uno scritto dal titolo “MOLTO ALLEGRI”: “Alla
fine devo chiedere scusa. O quantomeno devo ammettere che alla lunga
hanno avuto ragione “loro”, come si dice in questi casi. Quando
questa estate la Juve ha annunciato Allegri, da “innamorato” di
Conte ho espresso tutto il mio disappunto. Che era figlio, almeno ai
miei occhi, della totale identificazione di “acciughina” con i
colori rossoneri. Cosa difficile da capire per un tifoso bianconero
di Torino ma invece evidente per chi, come me, vivendo a Milano, era
abituato a vedere Allegri & Galliani come due corpi e un’anima.
Ma come, proprio noi che da sempre gli allenatori ce li siamo
cresciuti, andiamo a pescarne uno così marchiato? Come tanti tifosi,
per qualche mese mi sono tormentato tra fede e scetticismo. I colori
non si tradiscono ma anche il cuore ha le sue regole. Adesso però
non ho più alibi nè dubbi, Una squadra che sembrava pronta per
essere smantellata sembra rinata e ri-motivata , giocatori arrivati
come riempitivo sono fioriti e altri che sembravano persi sono
tornati ad avere un senso. Di mestiere faccio anch’io l’allenatore
e chissà quante volte un tifoso della mia squadra non avrà
apprezzato le mie scelte. Però se siamo ancora qui dopo 32 anni un
po’ di merito ce l’avrò avuto, no? Per questo, da collega, devo
dire bravo ad Allegri. Strafelice di essere stato smentito. Tra
l’altro, il 32 è un numero che conosciamo bene, vero Presidente?”.
Linus: non era quello che si era dimesso da tifoso juventino dopo
quanto accaduto nel 2006? Non era quello che negli ultimi anni ha
sputato fango a più riprese sui colori bianconeri? Non era il
compagno di merende di Marco Travaglio in quanto a tifo? Ecco:
sarebbero bastate molte meno parole; anzi, per essere precisi,
avrebbe dovuto limitarsi alle prime cinque parole: “Alla fine devo
chiedere scusa”. Perchè è quello che avrebbe dovuto fare. Forse
la vicinanza di Nicola Savino (noto tifoso interista) o il fatto di
vivere a Milano (città dagli elevati livelli di inquinamento
cartonato) lo hanno confuso parecchio, negli ultimi anni. Una bella
doccia, un bell'aerosol prolungato, potrebbero diradare le nubi e gli
acari dal suo orizzonte. E' il paradosso che, proprio uno che ha
passato gli ultimi anni a spargere letame sulla Juve, termini il suo
pezzo scrivendo: “Tra l’altro, il 32 è un numero che conosciamo
bene, vero Presidente?”. Un po' di coerenza, suvvia. Perché non
c'è nulla di peggio dell'essere incoerenti, se non addirittura
banderuole voltagabbana a seconda di come spira il vento. No, caro
Linus, “32” è il numero di scudetti che appartiene a tutti i
tifosi juventini che hanno combattuto e stanno combattendo contro la
farsa del 2006; è il numero che appartiene a coloro che da anni si
battono perché emerga la verità, quella vera. Tra l'altro, il
processo cartonato, si sta sfaldando giorno dopo giorno. Un'altra
crepa, è emersa, anzi, un vero e proprio cratere, come riporta
l'edizione odierna di Tuttosport in merito alla richiesta di rinvio a
giudizio di De Cillis (titolare del negozio di Chiasso dove Luciano
Moggi prendeva le sim), teste chiave nel Processo di Napoli, ora
accusato di falsa testimonianza. I nodi stanno venendo al pettino,
uno ad uno. Chissà se il buon Linus è al corrente di questa
notizia: difficile,, visto che in questi anni, ha sempre
fatto parecchia fatica ad informarsi in merito alla questione. Sarà
per colpa del lavoro che fa, che non gli permette di avere giornali e
media a disposizione.....
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