Nonostante la maggior parte dei media
abbia osannato la Roma per la vittoria nella gara dell'Olimpico,
enfatizzandone la gara e magnificando gli uomini di Garcia, quanto è
accaduto nella gara dei quarti di finale di Tim Cup, in realtà, può
rafforzare certezze e convinzioni della Vecchia Signora. Analizzando
a mente serena e lucida i fatti, possiamo tranquillamente dire che,
sebbene i giallorossi abbiano mostrato maggior vitalità e voglia di
vincere, non sono stati mai realmente pericolosi, se non ovviamente
nell'azione che ha portato alla rete di Gervinho. Tanto rumore per
una vittoria col minimo scarto ottenuta da una squadra che ha
schierato la formazione titolare contro un'altra scesa in campo con
sei giocatori diversi da quelli abitualmente mandati in campo da
Antonio Conte. Buffon, Lichtsteiner, Asamoah, Pogba, Llorente, Tevez,
non sono proprio gli ultimi arrivati. E' vero che nemmeno la Juve ha
saputo rendersi pericolosa, ma è pur vero che, in almeno tre
circostanze, i giocatori bianconeri hanno creato le premesse per
azioni pericolose. Nel primo caso è stato Benatia a fermare Giovinco
che poteva involarsi verso la porta; nel secondo caso, lo stesso
Giovinco ha sbagliato l'ultimo passaggio che, se fosse andato a buon
fine, avrebbe messo Vidal, solo, davanti a De Sanctis. Infine,
l'accelerazione di Isla che, arrivato al limite dell'area, ha
concluso l'azione con un tiro sbilenco invece di passare la palla ad
un compagno meglio piazzato. E la Roma? A parte un paio di
accelerazioni di Maicon e qualche cross, non ha creato particolari
pericoli. Inoltre, mentre da più parti si legge che la vittoria di
ieri sera ha avvicinato la squadra di Garcia a quella di Conte anche
in campionato (forse è stata introdotta qualche regola nuova che
prevede l'assegnazione dei tre punti ai giallorossi anche in
campionato, dopo la vittoria di ieri?): discorsi che lasciano il
tempo che trovano e privi di ogni base solida. Un conto è una gara
secca, ad eliminazione diretta, dove può succedere di tutto; un
altro è un torneo costituito da 38 tappe, alla fine del quale
prevale sempre il migliore. Alle 23 di ieri sera, il distacco in
classifica tra Juve e Roma era sempre di otto punti, non scordiamolo.
Ricordiamo inoltre che, nella vittoria della Roma di ieri sera, ha
avuto il suo bel peso anche il cosiddetto “sistema”, con due
episodi a sfavore dei bianconeri. Nessuno si piange addosso, ma è
giusto farlo notare visto che, leggendo i giornali, questa mattina,
non si trovava traccia di questi due errori arbitrali. Ricapitolando:
otto punti di vantaggio in campionato, una sconfitta col minimo
scarto maturata grazie anche ad episodi sfavorevoli schierando non
proprio la miglior formazione contro la Roma al gran completo. Chi
esce rafforzato da tutto ciò? La risposta è piuttosto ovvia...
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