52 punti dopo 19 gare di campionato: 17
vittorie, 1 sconfitta, 1 pareggio, 46 reti fatte, 12 subite. Se non
fosse per il numero delle reti subite (la Roma ha la miglior difesa
con sole 10 reti al passivo), la Juventus avrebbe numeri da record
sotto tutti gli aspetti. Direi che comunque bastano e avanzano queste
cifre per definire “straordinaria” la cavalcata bianconera in
questa prima metà di stagione. Analizzando i numeri, scopriamo che
la Juventus, nel girone di andata, ha disputato nove gare casalinghe,
vincendole tutte, mentre delle otto gare disputate in trasferta, la
squadra torinese ne ha vinte sei, pareggiata una e persa una. Delle
46 reti messe a segno, 22 sono state siglate dagli attaccanti, 17 dai
centrocampisti, 6 dai difensori; all'appello anche un'autorete. Il
miglior marcatore juventino è Tevez, con 11 reti seguito da Vidal
(8) e Llorente (7). Al giro di boa, la squadra di Antonio Conte vanta
otto punti di vantaggio sulla Roma e 10 sul Napoli. Le undici
vittorie consecutive hanno aggiornato e riscritto un pezzo importante
di storia bianconera ma, come sempre, la Vecchia Signora ha come
unico obiettivo quello di vincere. Paradossalmente il difficile verrà
adesso, perché ripetere gli stessi risultati nel girone di ritorno
sarà impresa ardua, per non dire titanica. Salutata la Champions con
molti rimpianti, oltre al campionato, ci saranno anche Europa League
e, si spera, Coppa Italia. A tal proposito, lo scontro del 21 gennaio
contro la Roma, sarà particolarmente importante: torinesi e
capitolini infatti, vantano lo stesso numero di vittorie nella coppa
nazionale, ovvero 9. La sfida nella sfida sta nella possibilità di
poter essere la prima squadra a potersi fregiare della stella che
significa 10 vittorie nella manifestazione. Un traguardo importante e
sicuramente prestigioso. Infine l'Europa League, competizione che non
ha un grande appeal ma che, la finale allo Juventus Stadium, rende
affascinante e stimolante. E le avversarie? Roma e Napoli stanno
facendo decisamente un bel campionato: in particolare, gli uomini di
Garcia, hanno stupito tutti, e si candidano a rimanere al vertice
sino alla fine della stagione. Stesso discorso vale per il Napoli, un
po' più titubante in fase difensiva, ma potenzialmente devastante
dalla metà campo in su. Le delusioni? Sicuramente Milan e Inter.
Milano, al termine del girone d'andata non può sorridere: i
rossoneri hanno appena esonerato il tecnico ed hanno una squadra che,
a parte qualche elemento, denota diversi limiti e lacune. L'Inter
invece, continua a rimandare (nei fatti) quel processo di
ringiovanimento che, a parole, sbandiera ai quattro venti; anche in
casa nerazzurra manca la qualità e, soprattutto, regna la
confusione. Le sorprese? Il Verona, a livello di squadra. Giocatori?
Pepito Rossi, Luca Toni, Berardi, Iturbe, per motivi diversi. Un
giocatore che toglierei ad una delle avversarie della Juve?
Sicuramente Florenzi.
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