Ci sono tifosi che per seguire la Juve
fanno sacrifici enormi, provenendo dall'altro capo dell'Italia o
comunque abitando a centinaia di chilometri di distanza da Torino.
Ragazzi, ragazze, uomini, donne, giovani, anziani che portano nel
cuore una sola fede, un solo amore, che prendono la sciarpa e corrono
dalla Vecchia Signora; già da quella Signora che seppure abbia oltre
116 anni, non invecchia mai, ma è sempre attuale, sempre giovane,
sempre forte. Ci sono persone che per poter assistere al match contro
la Roma di domenica scorsa, hanno speso cifre folli, considerando il
costo del biglietto, il costo del viaggio, etc, etc. Tutte queste
persone, hanno fatto questo per amore di due colori, il bianco
e il nero. Queste persone, o comunque molte di esse, hanno difeso
sempre e ovunque i nostri colori, la nostra dignità, la nostra
storia. Queste persone lottano, cantano, gioiscono, soffrono per
quella maglia, per quelle stelle che i nostri ragazzi portano sul
petto. Queste persone, ininterrottamente, 365 giorni l'anno, vengono
tacciate di essere ladri come la squadra per la quale tifano; queste
persone vengono insultate, sentono e leggono qualsiasi tipo di
accusa, di infamia, di abominio. L'importante è dare contro la Juve:
in questo, tutto il resto d'Italia si coalizza. Queste persone
leggono che la Juve viene sempre favorita, che il sistema aiuta la
Vecchia Signora, che la Juve vince perchè ruba, o perchè i suoi
giocatori si iniettano sostanze proibite. Queste persone leggono che
Luciano Moggi aveva creato un meccanismo atto a favorire sempre e
comunque la squadra bianconera. Queste persone, ogni giorno, si
rendono conto che il diffuso sentimento popolare è un qualcosa che
aleggia nell'aria, pronto a ritorcersi contro di loro, contro la loro
squadra del cuore. Queste persone siamo noi. Ma allora, cara Società
Juventus, mi spieghi perché, ospiti in tribuna d'onore personaggi
come Linus, che inviti allo Stadio personaggi come Marco Travaglio,
che di juventino non hanno nulla, nemmeno il colore dei peli delle
ascelle? Cara Società Juventus, mi spieghi perché, a questi
personaggi che prima di parlare di Juventus dovrebbero sciacquarsi la
bocca e poi ancora sciacquarsela e poi ancora, ancora, ancora, tu
regali l'ingresso allo Juventus Stadium? Mi spieghi il perché, dopo
che hanno infangato il Tuo nome, con parole dette o scritte, senza
nemmeno conoscere i fatti? Mi spieghi, cara Juventus, perché a
questi personaggi, tu apri tutte le porte, mentre a chi si fa in
quattro per te, vuoi impedire l'ingresso in curva con bandiere o
striscioni? Cara Società Juventus, io non sono nessuno; non mi
chiamo Linus, né tantomeno Travaglio o Baudo, ma per il tuo onore e
l'amore che ho per te, lotterei fino a morirne: a loro invece basta
un refolo di vento per rinnegarti, come fece Simon Pietro, nel
cortile della casa del Sommo Sacerdote. E non hanno nemmeno bisogno
che il gallo provi a cantare.
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