domenica 17 novembre 2013

Secondi al pit stop della dodicesima giornata: dopo Firenze, innestata la quarta.

C'è chi pensa che senza quella inopinata sconfitta di Firenze, la Juve starebbe spiccando il volo. Personalmente ritengo che sia stata proprio la gara con la Fiorentina a pungolare lo spogliatoio juventino e a segnare quella reazione di testa/cuore/gambe che ha portato la squadra a vincere le successive quattro gare in campionato. Sia chiaro, a livello di risultati, nulla si poteva obiettare alla formazione di Antonio Conte nemmeno prima; semmai qualche riserva e perplessità erano nate in merito all'approccio alle singole gare. Genoa, Catania, Parma (partita sofferta portata a casa con le unghie e coi denti) e Napoli hanno diradato le nubi e riportato il sereno. Nel mezzo, la doppia sfida contro il Real Madrid che ha portato nelle casse bianconere un solo punto: troppo poco, rispetto alle prestazioni fornite; puniti oltre i nostri demeriti. Si sa, in Europa è così. E poi, si sa anche che con la Champions League, c'è un rapporto un po' conflittuale. Nulla è perduto ancora e il fattore più positivo è che il destino sarà nelle nostre mani (ops, nei nostri piedi). Ampliando il raggio d'osservazione, si può affermare che Roma e Napoli stiano facendo un gran bel campionato anche se, probabilmente, il vero e unico avversario della Juve, è la Juventus stessa. Per il resto, nulla di nuovo: polemiche arbitrali a senso unico (nemmeno a senso unico alternato), palese parzialità dei media, giornalisti faziosi che la sparano grossa salvo poi trincerarsi dietro il paravento dell'ironia, norme e regolamenti atti a eliminare dagli occhi le pagliuzze scordandosi delle travi che si manifestano davanti agli occhi. E si, signori venghino: questa è l'Italia. Il pallone, non è altro che l'immagine riflessa allo specchio della situazione del Paese. Nella terra di poeti e navigatori, oggi come oggi, i santi e gli eroi sono i cosiddetti “furbetti”, quelli che fanno le “marachelle” e la passano liscia, impuniti; anzi, si vantano pure delle loro malefatte. Week end senza serie A per il doppio impegno amichevole della Nazionale. Già: tutti a denigrare e “sparare” sulla Vecchia Signora, ma quando si parla di Nazionale poi... chi gioca se non i bianconeri? Intanto Barzagli si infortuna (elongazione) e probabilmente salterà la trasferta di Livorno: considerando che Ogbonna e Bonucci saranno squalificati e che Chiellini sta recuperando a sua volta da un infortunio, che si può dire? Evviva la Nazionale!!!. Certo Don Cesare Prandelli ha tutte le ragioni per poter lavorare al meglio in vista dei mondiali del prossimo anno, ma occorrerebbe trovare una soluzione diversa per le Nazionali. In periodi come questi, le amichevoli, oltre ad essere inutili dal punto di vista del risultato, possono rivelarsi nocive, oltreché fastidiose. Comunque si va avanti, come sempre. A differenza di altri, non siamo abituati a piangerci addosso: uniti contro tutti, amici di nessuno, Fino alla fine...

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