Nessun alibi. A volte, bisogna saper osare di più...

Non ci sono alibi. Il pareggio di ieri sera, contro i modesti danesi, equivale quasi ad una sconfitta. Una squadra che punta a recitare un ruolo importante in Champions non può "non vincere" partite contro avversari come questi. Il portiere avversario ha fatto i miracoli, la Juve ha totalizzato un sacco di tiri verso la porta danese, è mancato un pizzico di buona sorte: tutto vero, ma non esistono scusanti. Al di là della prestazione (un pò sottotono, almeno nel primo tempo), ciò che mi lascia maggiormente perplesso è la nuova esclusione di Llorente. Trovo che il mister, così pronto a cambiare modulo in corsa e in corso durante la prima stagione, a partire dallo scorso anno si sia fossilizzato troppo sul 3-5-2. Almeno contro questi modesti danesi, perchè non provare, nei 25-30 minuti finali, il 3-4-3? Perchè non inserire Llorente attaccante centrale, con Tevez e Quagliarella (o anche Giovinco) ai lati? Se non si osa in queste partite, contro avversari simili, quando si potrà osare? Se Llorente non è in grado di giocare in questa Juve, perchè è stato ceduto Matri e non lo spagnolo? Alla fine, il reparto avanzato, se numericamente conta 5 elementi, allo stato attuale delle cose si basa su soli tre uomini: Tevez, Vucinic e Quagliarella. Giovinco (in ogni caso giocatore non determinante) non ha disputato che brevi spezzoni, mentre Fernando in campo non lo si è mai visto. Va bene essere attenti alla fase difensiva e non alterare gli equilibri di squadra, ma forse, ieri sera, si sarebbe potuto osare di più. Francamente l'ingresso di De Ceglie non l'ho proprio capito. Se pensiamo che il Real Madrid faceva subentrare Bale, capiamo alcune "piccole differenze" che ci sono tra noi e le grandi big europee. La vittoria del Real in Turchia ci ha dato una mano, ma certo non potremo sempre contare sui favori altrui. Occorrerà sicuramente maggiore determinazione e un pizzico coraggio in più. A volte, bisogna saper correre qualche rischio e osare....