giovedì 5 settembre 2013

Il mercato è finito: alleluja!!!

Finalmente il mercato è finito. Ci sono voluti un paio di giorni per 
rimettersi dopo un’estate passata tra una notizia e l’altra ed un 2 settembre 
trascorso in attesa dello “sgoop” , del colpaccio che poi non è arrivato. Sulla 
carta, tutte le squadre (chi più chi meno) si sono rinforzate. Le prime due 
giornate di campionato hanno messo in evidenza nuovi e vecchi astri, fatto 
scrivere pagine e pagine di lodi o bocciature. E vai coi giudizi, coi proclami 
o con i bollettini di guerra. Non ci resta che Kakà. Già, l’ultimo acquisto di 
nota di questa estate. I dubbi permangono: un’operazione da libro “Cuore”, col 
brasiliano che è tornato a Milano, dichiarando conclusa la sua avventura a 
Madrid. Qualcuno si era accorto che fosse cominciata? Sono passati quattro anni 
da quando se ne andò, lasciando uno stuolo di vedove piangenti lungo la strada. 
Ora, dopo aver vestito senza troppa gloria personale la maglia del Madrid, 
torna al primo amore. Farà ancora la differenza? Le perplessità ci sono: al 
campo, l’ardua sentenza. Al Milan manca qualcosa in difesa: unico settore nel 
quale la Società non è intervenuta con decisione: la squadra rossonera ha più 
attaccanti in rosa di quanti siano i posti disponibili sulle panchine di S. 
Siro. Il Napoli ha cambiato pelle, dandosi un respiro internazionale. Ha perso 
Cavani, giocatore che ne determinava gli umori, nel bene e nel male. Ha preso 
buoni giocatori, e sicuramente è molto forte da centrocampo in su. Anche la 
squadra di Benitez, però, desta perplessità in fase difensiva. La Fiorentina ha 
ceduto due pezzi pregiati come Jovetic e Ljajic, puntando sulla voglia di 
rivincita di Gomez e sulla voglia di tornare a giocare di Pepito Rossi. Anche 
la viola, squadra che gioca molto bene, non è irreprensibile in difesa 
(portiere compreso). La Roma ha finalmente trovato (quasi per caso o per 
esclusione) un allenatore serio, dopo anni passati a prendere lucciole per 
lanterne. Il progetto è interessante, come gli acquisti mirati. Certo, ha 
ceduto due giovani di prospettiva, ma a quelle cifre (assurde) chi non lo 
avrebbe fatto? Quest’anno la squadra capitolina potrà togliersi sicuramente 
delle belle soddisfazioni. L’Inter ha preso un allenatore che, al di là del 
fatto che non desta molta simpatia, ci sa fare (i risultati parlano per lui). 
Al momento è riuscito nell’impresa di rigenerare mummie e giocatori che nemmeno 
sapevano più cosa fosse il gioco del calcio, talmente si erano incupiti dopo le 
ultime annate. Sarà un osso duro per tutti. La Juve ha fatto un buon mercato: è 
mancata la ciliegina sulla torta. Le cessioni di Giak e Matri (due ottimi 
professionisti) sono state inevitabili e sicuramente non indolori, ma, ahimè, 
qualcuno doveva partire. Molto dipenderà dall’ambientamento di Llorente e dalla 
sua annata. In difesa è arrivato Ogbonna (giocatore che personalmente ritengo 
molto sopravvalutato e che per quelle cifre avrei lasciato tranquillamente dov’
era), di cui tutti parlano bene: speriamo. E’ finita, almeno per qualche mese, 
la telenovela “Zuniga”: nemmeno si stesse parlando di Cristiano Ronaldo. Ora la 
palla passa al campo. E’ troppo presto per esprimere giudizi: alla fine del 
girone d’andata si potrà dire qualcosa di più; al momento, parlare è prematuro. 
Lo fanno già in tanti e spesso a vanvera.

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