Finalmente il mercato è finito. Ci sono voluti un paio di giorni per rimettersi dopo un’estate passata tra una notizia e l’altra ed un 2 settembre trascorso in attesa dello “sgoop” , del colpaccio che poi non è arrivato. Sulla carta, tutte le squadre (chi più chi meno) si sono rinforzate. Le prime due giornate di campionato hanno messo in evidenza nuovi e vecchi astri, fatto scrivere pagine e pagine di lodi o bocciature. E vai coi giudizi, coi proclami o con i bollettini di guerra. Non ci resta che Kakà. Già, l’ultimo acquisto di nota di questa estate. I dubbi permangono: un’operazione da libro “Cuore”, col brasiliano che è tornato a Milano, dichiarando conclusa la sua avventura a Madrid. Qualcuno si era accorto che fosse cominciata? Sono passati quattro anni da quando se ne andò, lasciando uno stuolo di vedove piangenti lungo la strada. Ora, dopo aver vestito senza troppa gloria personale la maglia del Madrid, torna al primo amore. Farà ancora la differenza? Le perplessità ci sono: al campo, l’ardua sentenza. Al Milan manca qualcosa in difesa: unico settore nel quale la Società non è intervenuta con decisione: la squadra rossonera ha più attaccanti in rosa di quanti siano i posti disponibili sulle panchine di S. Siro. Il Napoli ha cambiato pelle, dandosi un respiro internazionale. Ha perso Cavani, giocatore che ne determinava gli umori, nel bene e nel male. Ha preso buoni giocatori, e sicuramente è molto forte da centrocampo in su. Anche la squadra di Benitez, però, desta perplessità in fase difensiva. La Fiorentina ha ceduto due pezzi pregiati come Jovetic e Ljajic, puntando sulla voglia di rivincita di Gomez e sulla voglia di tornare a giocare di Pepito Rossi. Anche la viola, squadra che gioca molto bene, non è irreprensibile in difesa (portiere compreso). La Roma ha finalmente trovato (quasi per caso o per esclusione) un allenatore serio, dopo anni passati a prendere lucciole per lanterne. Il progetto è interessante, come gli acquisti mirati. Certo, ha ceduto due giovani di prospettiva, ma a quelle cifre (assurde) chi non lo avrebbe fatto? Quest’anno la squadra capitolina potrà togliersi sicuramente delle belle soddisfazioni. L’Inter ha preso un allenatore che, al di là del fatto che non desta molta simpatia, ci sa fare (i risultati parlano per lui). Al momento è riuscito nell’impresa di rigenerare mummie e giocatori che nemmeno sapevano più cosa fosse il gioco del calcio, talmente si erano incupiti dopo le ultime annate. Sarà un osso duro per tutti. La Juve ha fatto un buon mercato: è mancata la ciliegina sulla torta. Le cessioni di Giak e Matri (due ottimi professionisti) sono state inevitabili e sicuramente non indolori, ma, ahimè, qualcuno doveva partire. Molto dipenderà dall’ambientamento di Llorente e dalla sua annata. In difesa è arrivato Ogbonna (giocatore che personalmente ritengo molto sopravvalutato e che per quelle cifre avrei lasciato tranquillamente dov’ era), di cui tutti parlano bene: speriamo. E’ finita, almeno per qualche mese, la telenovela “Zuniga”: nemmeno si stesse parlando di Cristiano Ronaldo. Ora la palla passa al campo. E’ troppo presto per esprimere giudizi: alla fine del girone d’andata si potrà dire qualcosa di più; al momento, parlare è prematuro. Lo fanno già in tanti e spesso a vanvera.
Poesia e pallone. Due mondi così apparentemente distanti. Due mondi così vicini. Fusi in una unica grande passione. Sempre e perennemente in viaggio alla scoperta del mondo e di me stesso.
giovedì 5 settembre 2013
Il mercato è finito: alleluja!!!
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