lunedì 1 aprile 2013

Derby d'Italia al veleno? RIsposta al giornalista de "Il tempo" Collacciani.

DERBY D'ITALIA AL VELENO
Inter scippata dalla Juve
Rizzoli nega un rigore a Cassano e rovina la gara di San Siro.

Luci a San Siro, cantava Roberto Vecchioni: questa volta sono servite per mettere in evidenza una rapina, complici le sviste, una a di poco clamorosa, che hanno negato all’Inter la possibilità perlomeno di un pareggio contro una Juventus non irresistibile. Bianconeri solidi e cinici, ma stanchi in alcuni elementi e frenati psicologicamente dal prossimo impegno di Champions col Bayern, a Monaco. Sia ben chiaro, la Juve non ha rubato nulla, ma ha usufruito senza pretenderlo di un arbitraggio, quello di Rizzoli, a dir poco penoso e irritante a danno della squadra di Stramaccioni. L’episodio centrale al 27’ della ripresa, dopo il gol di Matri (viziato da un fallo di Barzagli su Cassano) quando il talento di Bari Vecchia è stato sgambettato con mestiere ma con altrettanta evidenza da Chiellini che gli ha così impedito di calciare a botta sicura da pochi metri. Arbitro «impallato»? Mah. E l’assistente di porta? Come ha fatto a non vedere?
Ma veniamo alla partita. Stramaccioni, alle prese con la solita emergenza e giocatori ritardatari, ha recuperato Handanovic in porta, ma ha dovuto rinunciare allo squalificato Juan Jesus e ha ritenuto pronto Samuel mentre Guarin è stato lasciato fuori inizialmente dopo un travagliato rientro dal Sudamerica. Conte, forse con la testa alla partita di martedì, ha preferito mandare in panchina Lichtsteiner, Giovinco, Giaccherini mentre ha schierato Chiellini e ha varato un attacco con Quagliarella e Matri, coppia decisiva in occasione dei due gol bianconeri. L'inizio veemente sui due fronti ha fatto vedere la miglior organizzazione dei bianconeri che sono andati a segno dopo tre minuti: dopo un velo di Matri su una palla da sinistra di Asamoah, Quagliarella ha esploso il destro. La palla, deviata da Samuel, si è insaccata sulla destra di Handanovic. L'Inter dopo una decina di minuti si è messa a giocare e Cassano al 12' rasoterra ha costretto Buffon a una deviazione decisiva sulla destra. Poi al 13' su un traversone da sinistra di Pereira, Palacio (forse in fuori gioco) di testa ha indirizzato nella porta da due metri e Buffon ha controllato d’istinto sulla linea. Al 29' Handanovic è uscito provvidenzialmente su Vidal lanciato da Pirlo sul centro-destra. Un sinistro di Alvarez al 38' è finito di un soffio fuori.
Nella ripresa Stramaccioni ha fatto ricorso a Guarin al posto di Alvarez. È stato Palacio a pareggiare al 9' con una manovra corale che ha coinvolto Kovacic (il ragazzino deve ancora crescere) Cassano: l'inserimento centrale dell'argentino ha tagliato fuori la difesa bianconera, delizioso tocco di piatto destro e gol.
Pochi minuti e la Juve torna in vantaggio: al 15' Quagliarella è andato sul fondo destro e ha messo al centro dove Matri, sul primo palo, ha insaccato. Dell’episodio del rigore abbiamo già detto, ma l’Inter con la forza della disperazione si è riportata sotto, addiritura con Handanovic quasi punta aggiunta negli ultimi minuti. Un fallaccio di Cambiasso su Giovinco (sacrosanto rosso, il primo dopo 277 partite di fila dell’argentino) ha concluso una partita maschia, ma corretta fino al 4’ di recupero.

Marino Collacciani




MIA RISPOSTA


Gentile Signor Collacciani,
nel leggere l'articolo da Lei pubblicato su “Il tempo”, pare che abbia
assistito ad una gara totalmente diversa da quella andata in scena a S. Siro
sabato pomeriggio. O forse, ha beneficiato di una telecronaca personalizzata
del duo Bergomi-Caressa, la cui visione imparziale e obiettiva dei fatti, è
nota a tutti.
Sarebbe forse giunto il momento di evitare di creare ruggini e dissapori anche
quando non ce ne sono i motivi. Aizzare ad arte il cosiddetto “sentimento
popolare” contro la Juve è ormai una professione abusata: suvvia, sono certo
che, usando un po' di fantasia,  si possa fare di meglio!!! A leggere certi
pezzi, sorge il dubbio che gli articoli vengano scritti ancora prima che si
disputino le gare, basandosi sui soliti luoghi comuni che tanto sono cari a chi
rosica per le vittorie altrui (ed in particolare per gli anti-juventini). Si
parla di rapina, avvenuta a S. Siro e perpetrata ai danni di una squadra,
ovvero l'Inter, che fa del vittimismo, da sempre, una delle carte vincenti per
mascherare anni di incompetenza e scelte sbagliate. Tralascio volutamente
discorsi ben più seri legati a ciò che coloro che Lei definisce rapinati,
crearono ad arte qualche anno fa: finiremmo in un tunnel dal quale sarebbe
impossibile uscire. Atteniamoci quindi alla gara di sabato.
Sul fatto che l'arbitraggio non sia stato dei migliori, concordo con Lei. Ci
sono stati sbagli e sviste da entrambe la parti, ma Rizzoli ha usato lo stesso
metro di giudizio. Tanto per essere chiari, ha sorvolato sia sul tocco di mano
in area bianconera di Bonucci che su quello in area nerazzurra di Zanetti. Non
ha giudicato da rigore l'intervento scomposto di Handanovic e soci su Vidal,
come non ha giudicato da rigore l'intervento di Chiellini su Cassano.
Differente sarebbe stato se i metri di giudizio fossero stati diversi ma, se
Rizzoli ha sbagliato, lo ha fatto bilateralmente e non unilateralmente come Lei
vorrebbe farci intendere.
Parla di partita maschia ma leale: Le sembra leale il fallo di Guarin su
Chiellini nell'azione che ha portato alla rete del pareggio all'Inter? Le
entrate di Pereira durante il corso della gara su questo e quell'altro
giocatore bianconero Le sono parsi falli leali di gioco? Delle due l'una: o
stiamo parlando di una partita di calcio, oppure di una gara di football
americano misto a hockey su ghiaccio.
Del resto, Lei ha solo ripreso il leit motif che Stramaccioni ha usato durante
tutto il post partita: continuava a chiedersi come sia possibile che, ad una
squadra di vertice come l'Inter, non vengano assegnati rigori a favore da ben
19 giornate. Intanto c'è da dire che in certi momenti, Stramaccioni è davvero
più esilerante di Mr Bean, perchè per definire l'Inter una squadra di vertice
(quando dista 21 punti dalla vetta) bisogna avere dentro di sé una dose di
comicità davvero notevole. In secondo luogo, vorrei ricordare che lo scorso
anno, la squadra Campione d'Italia, trascorse quasi un intero campionato senza
avere rigori a favore: un dato che lasciava perplessi per una formazione che,
per almeno il 70% del tempo di gara, sostava tra la metà campo e l'area di
rigore altrui.
Si chiede dove fosse l'assistente di porta sul fallo di Chiellini su Cassano.
Dove era lo stesso assistente di porta in occasione del fallo su Vidal nel
primo tempo?
Forse la Juventus non è stata scintillante come in altre occasioni (specie nel
secondo tempo), ma è anche vero che, una volta di più, ha dimostrato di essere
una squadra, al contrario dei nerazzurri che squadra proprio non lo sono. Bravi
sono stati a sfruttare un errore bianconero a centrocampo, per il resto, quando
devono costruire gioco, la notte cala profonda.
Un'ultima osservazione relativa alla decisione del Giudice Sportivo di
squalificare per una giornata Cambiasso. Voglio vedere se domani leggeremo un
Suo articolo nel quale griderà allo scandalo per quella che è veramente una
decisione priva di ogni logica. Un'entrata killer che poteva costare la
carriera a Giovinco. Tutti però subito a decantare la correttezza
dell'argentino, mai espulso prima, tutti a dire che è andato a chiedere scusa,
etc.. Certo, resta però il fatto che l'entrata killer l'aveva comunque fatta.
E' come se si spinge una persona giù dalle scale e poi le si chiede scusa:
peccato che se si fracassa la testa, le scuse non gliela rimettono in sesto. In
Francia, per un intervento simile ai danni di un avversario, un giocatore del
Nizza è stato squalificato per undici giornate...anche se aveva chiesto scusa.
Certo, il giocatore che ha subito il fallo ha avuto la peggio, ma nel caso di
sabato, solo per miracolo Giovinco non ha riportato lesioni serie. Alla faccia
delle scuse..
Chissà perché solo la stampa estera ha dato rilievo a questo brutto fallo e
anche agli ululati razzisti piovuti dalla tifoseria nerazzurra all'indirizzo di
Pogba quando è entrato in campo.
Chissà se tutte queste cose fossero successe a parti invertite, o stadio
invertito, o a protagonisti invertiti, cosa sarebbe accaduto. Chissà cosa
avremmo letto sui giornali......
In attesa di una Sua  gradita replica, Le porgo i miei migliori auguri di
Buona Pasquetta
Enrico Danna

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