Diciamolo subito.
Questi sono tre punti che ne valgono nove. E si, perché, grazie a questa
vittoria, arrivata in extremis, salgono a nove le lunghezze di vantaggio sul
Napoli, seconda in classifica. I partenopei paiono in fase calante, al
contrario del Milan che, col vento in poppa (e con zio Fester al timone) sta scalando posizioni in
classifica e ora punta decisamente al secondo posto.
Partita difficile
quella odierna. Il Real Catania si è dimostrata una buona squadra, meritevole
della posizione in classifica che occupa. Non sono però d’accordo con coloro
(radiocronisti Rai in primis) che sostengono che gli etnei siano stati
sfortunati nel subire gol all’ultimo respiro dopo essersela giocata fino in
fondo. A parer mio, il termine “giocarsela”, significa cercare di vincere, o
comunque di offendere. Il Catania, oggi, ha fatto di tutto tranne che quello. Dieci giocatori nella loro metà campo, quando
non addirittura dieci giocatori all’interno dei loro sedici metri. Eppure si
vedeva che, nelle ripartenze, il Catania era potenzialmente sempre pericoloso.
A parer mio, Maran ha impostato male la
gara nella ripresa, quando, osando un po’ di più, il Catania avrebbe potuto
fare male.
La Juventus ha
giocato la gara con la testa e soprattutto col cuore. La squadra ci ha provato
sino all’ultimo, testarda e ostinata alla ricerca della vittoria, proprio come
il pubblico che ha incitato i ragazzi fino alla fine. Un applauso speciale alla
Sud che non ha mai smesso di incitare i ragazzi e li ha aiutati,
psicologicamente, nell’assalto finale, all’arma bianca. Ha deciso Giaccherini,
entrato ad un quarto d’ora dalla fine e che, fino a quel momento, pareva aver
sbagliato tutto ciò che era umanamente possibile sbagliare. E forse anche di più.
Un premio per un ragazzo che si fa sempre trovare pronto: mai una polemica, mai
una parola fuori posto, anche se impiegato poco. Alla fine, la vittoria è
meritata, anche perché il Catania non ha mai tirato nello specchio della porta
difesa da Buffon.
Migliore in campo
: Paul Pogba.
La scena più
bella? L’abbraccio finale, di tutti i giocatori bianconeri, dopo la rete di
Giak. Tutti a terra, abbracciati, e Pogba a fare la “baila” a metà campo.
Testa, gambe,
cuore. Quando si vincono partite come queste, il segnale è positivo.
Ultima osservazione
per quella che sta diventando un’abitudine o piuttosto un alibi per gli
avversari, ovvero lamentarsi. Questa volta è toccato a Maran, lamentarsi perché
secondo lui l’azione del gol sarebbe stata viziata da un fallo di Pogba a
centro campo. Non commento oltre. Si lamentino pure. I tre punti li abbiamo
presi e, come detto, sono tre punti che valgono nove!!!!
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