domenica 10 marzo 2013

Tre punti che valgono nove!!!



Diciamolo subito. Questi sono tre punti che ne valgono nove. E si, perché, grazie a questa vittoria, arrivata in extremis, salgono a nove le lunghezze di vantaggio sul Napoli, seconda in classifica. I partenopei paiono in fase calante, al contrario del Milan che, col vento in poppa (e con zio Fester  al timone) sta scalando posizioni in classifica e ora punta decisamente al secondo posto.

Partita difficile quella odierna. Il Real Catania si è dimostrata una buona squadra, meritevole della posizione in classifica che occupa. Non sono però d’accordo con coloro (radiocronisti Rai in primis) che  sostengono che gli etnei siano stati sfortunati nel subire gol all’ultimo respiro dopo essersela giocata fino in fondo. A parer mio, il termine “giocarsela”, significa cercare di vincere, o comunque di offendere. Il Catania, oggi, ha fatto di tutto tranne che quello.  Dieci giocatori nella loro metà campo, quando non addirittura dieci giocatori all’interno dei loro sedici metri. Eppure si vedeva che, nelle ripartenze, il Catania era potenzialmente sempre pericoloso. A parer mio, Maran  ha impostato male la gara nella ripresa, quando, osando un po’ di più, il Catania avrebbe potuto fare male.

La Juventus ha giocato la gara con la testa e soprattutto col cuore. La squadra ci ha provato sino all’ultimo, testarda e ostinata alla ricerca della vittoria, proprio come il pubblico che ha incitato i ragazzi fino alla fine. Un applauso speciale alla Sud che non ha mai smesso di incitare i ragazzi e li ha aiutati, psicologicamente, nell’assalto finale, all’arma bianca. Ha deciso Giaccherini, entrato ad un quarto d’ora dalla fine e che, fino a quel momento, pareva aver sbagliato tutto ciò che era umanamente possibile sbagliare. E forse anche di più. Un premio per un ragazzo che si fa sempre trovare pronto: mai una polemica, mai una parola fuori posto, anche se impiegato poco. Alla fine, la vittoria è meritata, anche perché il Catania non ha mai tirato nello specchio della porta difesa da Buffon.

Migliore in campo : Paul Pogba.

La scena più bella? L’abbraccio finale, di tutti i giocatori bianconeri, dopo la rete di Giak. Tutti a terra, abbracciati, e Pogba a fare la “baila” a metà campo.

Testa, gambe, cuore. Quando si vincono partite come queste, il segnale è positivo. 

Ultima osservazione per quella che sta diventando un’abitudine o piuttosto un alibi per gli avversari, ovvero lamentarsi. Questa volta è toccato a Maran, lamentarsi perché secondo lui l’azione del gol sarebbe stata viziata da un fallo di Pogba a centro campo. Non commento oltre. Si lamentino pure. I tre punti li abbiamo presi e, come detto, sono tre punti che valgono nove!!!!

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