Tanto rumore per
nulla. Alla fine, dopo tante parole, chiacchiere, supposizioni, non è cambiato
nulla. O meglio, qual cosina è cambiato. Il pareggio di ieri sera, ha concesso
alla Juve un piccolo bonus, da sfruttare in caso di arrivo a pari punti col
Napoli. Invariate le distanze tra le due contendenti: 6 punti, che diventano “7
teorici” in caso di arrivo alla pari. Un tempo a testa, un punto a testa. Sul
campo, se le sono date di santa ragione, ma alla fine, pacche sulle spalle e
strette di mano. Fuori dal campo, molto meno amichevole è stata l’accoglienza riservata
dai tifosi partenopei alla squadra bianconera, così come molto poco amichevole
è stato il trattamento riservato da alcuni supporters bianconeri ad alcune auto
in sosta sulla via del San Paolo. La splendida coreografia che ha fatto da
cornice all’incontro, rimarrà impressa negli occhi di tutti. Complimenti alla
tifoseria azzurra. Nessun complimento invece agli imbecilli, di ogni fede o
colore, che hanno rovinato quella che doveva essere solo una festa di sport.
Nessuna delle due tifoserie però, può permettersi
di fare la morale all’altra: se iniziamo ad attaccarci ad un pretesto o ad un
altro, non se ne esce più. Cerchiamo invece, per una volta, di crescere, di
maturare, di usare il cervello e il buon senso: tutti insieme. Che la rivalità
rimanga sempre circoscritta all’ambito puramente sportivo. La violenza è degli
imbecilli.
Tornando alla
gara, la Juventus ha disputato un buon primo tempo, andando in vantaggio con
Chiellini e legittimando il risultato con altre occasioni, tra le quali, una clamorosamente
fallita da Vucinic. Non oso immaginare se fosse stato Giovinco a divorarsi quel
gol. Sarebbe già stato lapidato!!! Ecco, quindi cerchiamo di rimanere lucidi,
il quanto più possibile. L’errore di Vucinic è stato davvero colossale: primo perché
aveva tutto il tempo e lo spazio a disposizione per battere De Sanctis, secondo
perché, se avesse segnato, sarebbe stata una mazzata tremenda per la squadra di
Mazzarri. E, come recita la legge del calcio, gol sbagliato, gol subito.
Fortunoso, quello di Inler, perché, sul tiro dell’elvetico, la deviazione di
Bonucci, è stata, a parer mio, decisiva per battere un Buffon proteso alla
ricerca della palla. Nella ripresa, tutta un’altra musica. Il Napoli, ritrovato
coraggio, e grazie ad alcuni accorgimenti tattici di Mazzarri, ha stretto d’assedio
l’area bianconera e, solo un Buffon in formato “Superman” ha impedito ai
partenopei di vincere la gara. Da rilevare che, anche Dzemaili, si è divorato
il gol della possibile vittoria azzurra.
Pari e patta dunque.
Alla fine, tutto come prima: mancano ancora undici giornate alla fine e ci sono
a disposizione ben 33 punti. Non esistono partite facili o difficili. Le bucce
di banana sono sempre dietro l’angolo. Sicuramente la Champions toglierà
energie alla Juve: bisognerà vedere se, e come il Napoli saprà approfittarne.
Libera tutti,
quindi. E pronti per mercoledì, quando al Celtic, riserveremo la stessa
accoglienza “da bolgia” che gli scozzesi ci hanno riservato ad Hyde Park.
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