lunedì 7 gennaio 2013

Keep calm - riflessioni al giro di boa.




Giro di boa del campionato . Bilancio sicuramente positivo, anche se la sconfitta di ieri ha lasciato l’amaro in bocca. Cerchiamo però di mantenere la calma e di analizzare le cose col giusto equilibrio. Innanzitutto siamo in testa alla classifica con cinque punti di vantaggio sulla Lazio seconda. Abbiamo più punti dello scorso anno mentre, a differenza della scorsa stagione, ben 3 sono già le sconfitte inanellate. Se la stagione 2011/2012 era stata caratterizzata dalla “pareggite” e dalle difficolta contro le squadre medio piccole, in questa prima parte del campionato invece, Juve più vincente (e con 3 sconfitte all’attivo) contro le squadre medio-piccole (eccezion fatta per la Samp), e più in difficoltà contro le squadre di maggior spessore (almeno sulla carta). Ricordiamo che anche lo scorso anno, alla ripresa della stagione dopo la pausa natalizia, la Juve faticò non poco, soprattutto a livello fisico. E’ probabile che ciò sia dovuto ad un tipo di preparazione atletica mirata ad arrivare al top della forma nella parte più importante della stagione, quando, considerando anche l’impegno di Champion’s, bisognerà essere al massimo delle possibilità.
Ripetere lo stesso punteggio del girone di andata darebbe quasi matematicamente la certezza di vincere il titolo, ma sarà decisamente compito arduo. Diverse le sfide difficili in trasferta che tra l'altro cadranno a ridosso o immediatamente dopo gli impegni di Champion's. Bisognerà lottare col coltello tra i denti e, come sempre, con gli occhi da tigre.
Che cosa non abbia funzionato ieri, lo si è già analizzato. Che Buffon non fosse in giornata lo si era già visto nel primo tempo, con quell’uscita un po’ incerta nell’occasione della rete annullata alla Sampdoria per fallo sullo stesso portiere bianconero. Che tirasse un’aria sinistra lo si intuiva anche in curva, nell’intervallo della gara. Sembrava tutto facile, tutto troppo facile. E infatti…. . Le partite vanno chiuse quando si ha l’opportunità di farlo. Là davanti, nonostante una certa imprecisione, Giovinco è stato comunque l’unico a portare un po’ di scompiglio nella difesa doriana. Nella ripresa, troppo sfilacciata la squadra, poco coperta dalla cintola in giù. Pressing alto, ma troppa imprecisione nei passaggi e, quando la Sampdoria recuperava palla (con una certa facilità) e ripartiva, si notava come ci fossero immense praterie a disposizione dei ragazzi di Delio Rossi e i tre dietro, erano lasciati alla mercè di Eder e Icardi, entrambi in buona giornata. Detto questo e detto che non si può colpevolizzare il neo arrivato Peluso, un appunto al ragazzo va comunque fatto. Vada per il fatto che non ci si possa integrare in una squadra con due allenamenti, ma concedere quello spazio e quella comodità di tiro all’attaccante avversario, è un errore che nemmeno nei campetti dell’oratorio amdrebbe fatto. Ultima annotazione per Pogba, apparso svogliato, lento e fuori  dal gioco: la brutta e sbiadita copia di quel ragazzino spigliato e intraprendente di inizio stagione. Troppe lodi, forse? Abbassi la criniera e pedali, altrimenti rischia di perdersi per strada.
Annotazione di rilievo anche per come la carta stampata tratta le varie dichiarazioni degli allenatori. Se Conte fa presente che alla Juve sono stati negati due rigori (quello su Matri monumentale), i giornali scrivono che le dichiarazioni dell’allenatore bianconero sono fastidiose e inopportune. Se Stramaccioni si lamenta ogni tre per due per presunti rigori non concessi all’Inter , ecco che la carta stampata invece gli dà ragione, come dà ragione a Zeman quando si lamenta se la Roma perde quando piove e il terreno è bagnato o come dà corda a Mazzarri quando si lamenta perché si definisce il gioco del  Napoli, gioco all’italiana (il Napoli gioca difesa e contropiede , più all’italiana di così..). Un minimo di equità? Mancano poi le esternazioni di Cellino, capace di sbraitare e lamentarsi (per cosa poi,?) dopo la gara contro la Juve, ma non pervenuto dopo il rigore palesemente regalato alla Lazio nella gara vinta contro il Cagliari.
Ultima annotazione per il pubblico presente ieri allo Juventus Stadium : primo tempo di incitamento alla squadra, secondo tempo un po’ sonnacchioso (in simbiosi con la squadra), per poi risvegliarsi dopo il vantaggio della Sampdoria. Incomprensibile a parer mio (per non dire altro) l’atteggiamento di parte della tribuna ovest che ha lasciato lo stadio dopo la rete del vantaggio doriano. Facile essere tifosi quando si vince o quando le cose vanno bene, ma un vero tifoso lo dimostra soprattutto sostenendo la squadra nelle sconfitte e nei momenti di difficoltà. Quindi, la prossima volta, state a casa. Al limite dovrete solo cambiare canale, o cambiare stanza. Nulla di così difficile.


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