martedì 18 dicembre 2012

Una riforma è per sempre.

Ancora una volta la giustizia sportiva ha prodotto una sentenza che , di equo e giusto, non ha nemmeno l'idea. Lo ribadisco oggi, dopo la penalizzazione inflitta al Napoli e le squalifiche a Grava e a Cannavaro. Ciò che avevo ed ho sempre espresso valesse per Conte, vale anche per i giocatori sopra citati. Condannati sulla base della parola di un reo confesso. La parola di Gianello contro quella di Grava e Cannavaro. Prove certe e inconfutabili? Nessuna. Sulla base di cosa si dà maggior credito ad un reo confesso piuttosto che a persone che, sino a prova contraria, sono estranee ai fatti?
Secondo punto: perchè penalizzare la Società Napoli? Che senso ha? Perchè penalizzare sempre le Società? Le Società vanno penalizzate se si prova che erano al corrente del reato e hanno taciuto, omesso o chiuso gli occhi. Se un tesserato, come Gianello, commette un reato, che colpe ha la Società di appartenenza? Al massimo la Società è parte lesa, in quanto l'atteggiamento e la cattiva azione del tesserato, ne ledono l'immagine. Quindi, al limite la Società Napoli, in questo caso, dovrebbe essere considerata parte lesa e chiedere i danni al proprio tesserato. Invece no. Due punti di penalizzazione. Se i tifosi di una squadra di calcio si rendono protagonisti di atti punibili, sia dentro che fuori dallo stadio, che colpa ne ha la Società? Così si rischia di rendere le Società di calcio ostaggio di propri tifosi e dei propri tesserati. Chi sbaglia, deve pagare. Chi commette reato deve essere punito. Se ci sono prove che qualcuno sapeva e non ha parlato, era d'accordo ed ha taciuto la cosa, allora è giusto che, se c'è una responsabilità di terzi (che siano giocatori o la Società stessa), questi terzi paghino. Ma, e lo ripeto, ci devono essere prove certe e inconfutabili.
E' ora che questo sistema venga riformato profondamente. Che senso ha che, nel processo sportivo, chi subisce le accuse, manco abbia la possibilità di difendersi? Stiamo scherzando?
E poi i paradossi... Personaggi come Conte, sono stati squalificati senza uno straccio di prova certa. Personaggi come Mauri, addirittura arrestato, hanno continuato a giocare regolarmente. Che credibilità ha questa giustizia sportiva? Che credibilità ha il sistema calcio?
E' ora di cambiare, a partire dai vertici. Basta con le solite, stesse, identiche facce da sempre.
E come si può accettare, di sentire pontificare da personaggi che hanno più scheletri negli armadi di un intero cimitero?

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