Quattro minuti. I
primi quattro minuti della gara sono stati quelli decisivi. Prima la rete di
Vucinic al secondo minuto di gioco e, solo due minuti più tardi, la colossale
palla goal capitata sui piedi di Denis e sventata da un grande Buffon. La
partita si è decisa in quel breve lasso di tempo. Si, perché, fino alla rete
del raddoppio siglata da Pirlo al quindicesimo, l’Atalanta aveva dimostrato di
poter essere pericolosa e di giocarsela. La rete di Marchisio e l’harakiri di
Manfredini hanno fatto il resto. Partita chiusa dopo nemmeno mezz’ora. Il
resto, pura accademia, con la squadra che non ha mai rischiato nulla, cercando
giocate sopraffine e di classe. Un paio di reti annullate per fuorigioco, l’ostinazione
di Giovinco e Quagliarella nel cercare il goal.
Bene così. Concentrazione, determinazione, furore agonistico. Questo è
lo spirito che vogliamo vedere, sempre.
Un plauso
particolare a Gigi Buffon. L’intervento su Denis non era semplice. Lo ha reso
tale. Per il Gigione nazionale, un’altra gara da imbattuto. Non è semplice
risultare decisivo in una squadra che concede poco agli avversari. Gigi passa
interi minuti senza essere chiamato in causa, a volte intere partite. Mantenere
la concentrazione giusta è cosa da campioni e professionisti esemplari.
Un plauso anche a
Marrone che, impiccio iniziale a parte, ha giocato con sicurezza in un ruolo
non suo. Sollecitato spesso dai compagni, chiamato a gran voce dalla curva, ha
dedicato la vittoria ad Alessio e Ricccardo.
Ecco, l’ultimo
pensiero va a loro, a quei due angeli volati in cielo sei anni fa. Riccardo e Alessio ci accompagnano da lassù,
da quel cielo sempre più tinto di bianco e nero.
E ora, l’ultima
fatica. A Cagliari, per finire l’anno in bellezza.
FINO ALLA FINE.
FORZA JUVENTUS!!!
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