domenica 24 giugno 2012

Il mercato del "vorrei ma non posso" (e a volte è meglio così).

Il calciomercato ai tempi della crisi.
Tanti sogni, tanti desideri, ma alla fine, ogni anno, il campionato italiano perde qualche punto nella scala di appeal e gradimento.
Circolano tante voci, tanti nomi, ma alla fine di soldi se ne vedono pochi. In tempi di crisi, sarebbe logico che anche il calcio si ridimensionasse, almeno dal punto di vista di ingaggi e prezzi dei giocatori. E' chiaro che sia il mercato a dettare le regole e che l'incontro tra domanda e offerta determini il prezzo. Certo che però, pensare a calciatori che guadagnano 5, 10, 12 milioni di euro all'anno, pare davvero troppo. Specie in tempi come questi. Le squadre italiane pare si stiano adeguando al fair play finanziario. O meglio: si stanno adeguando perchè non hanno più soldi da spendere come prima. Mentre i vari Moratti, Berlusconi etc,stringono i cordoni delle borse, in altre parti d'Europa, l'avvento degli sceicchi ha sparigliato il mercato. Ma attenzione: non sempre spendere tanto equivale a vincere. C'è riuscito il City, in Inghilterra, ma solo al fotofinish, nonostante abbia comprato una serie infinita di giocatori spendendo l'impossibile; nonostante si sia trovato davanti, come unico avversario, il Manchester United peggiore degli ultimi anni. Eppure il City dei miliardi ha vinto all'ultimo respiro. In Francia poi, addirittura il Psg non è riuscito che ad arrivare secondo, dietro ad una squadra, il Montpellier, costruita spendendo un amen rispetto ai soldi che Leonardo ha fatto scucire allo sceicco di turno.r
Ad oggi, l'unica squadra in Italia che ha fatto acquisti di rilievo è la Juventus. Le altre stanno alla finestra, aspettando di vendere,per poi comprare. Diventerà sempre più importante investire nei settori giovanili. Lo aveva capito la Juventus di Moggi, che ora si ritrova con alcuni risultati di quegli investimenti: Marchisio e Giovinco su tutti. Lo hanno capito Inter, Milan, Roma, con qualche anno di ritardo. Il futuro è questo.
Bisognerebbe avere più coraggio però, onde evitare di dover poi spendere cifre folli per ri-comprare giocatori cresciuti nel proprio vivaio. Giovinco, Destro, i casi più eclatanti.
Ed ecco quindi che tra prestiti, comproprietà, sogni e desideri andremo avanti sino alla fine dell'estate, coi giornali che esploderanno ogni giorno il loro titoloni ad effetto(su questo o quel nuovo giocatore in arrivo) per far sognare i tifosi, che, ovviamente, si aspettano sempre il campione.
La sensazione è che, alla fine del mercato, il campionato e il calcio italiano ne risultaranno ancora una volta impoveriti e ridimensionati.
Per quanto mi riguarda, visto che si fa un gran parlare di attaccanti in casa Juve, mi permetto di dire la mia: tre sono i giocatori che mi piacciono e ai quali, in rigoroso ordine, vanno le mie preferenze:
Cavani, Jovetic, Lewandowski.
Cavani è, a parer mio, il top, anche se costa tantissimo e, avere a che fare con De Laurentis è dura. Inoltre il Napoli ha già venduto Lavezzi e quindi non vorrà sicuramente creare malumori di piazza vendendo un altro pezzo da novanta.
Jovetic ha un prezzo elevato  ma ancora accessibile. In prospettiva può diventare davver il numero uno. Solo che, un eventuale trasferimento dalla Fiorentina alla Juve.....
Lewandowski, è giovane, dinamico, fisicamente aitante e ha tutte le carte in regola per poter far bene.

Lascerei perdere decisamente i vari Van Persie, Suarez e Dzeko e compagnia bella.

Vedremo se e chi arriverà.....

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