- fatico a capire come, nella giustizia sportiva, l'onere della prova sia invertito, ovvero spetti all'accusato provare di non essere colpevole e non all'accusa provare la colpevolezza dell'imputato. Quindi, chiunque può essere accusato e venire condannato se non riesce a dimostrare di non essere colpevole. Siamo ai confini della realtà. Immaginiamo come possa essere facile, se si è invisi a qualcuno, essere tirati in ballo e dover magari fare i salti mortali per doversi difendere dal nulla;
- fatico a capire il senso dei deferimenti di Sampdoria e Spezia. Se i giocatori Bertani e Carobbio sono colpevoli di reati commessi quando giocavano nel Novara e Albinoleffe, cosa c'entrano in tutto ciò Sampdoria e Spezia? A meno che non ci siano altre prove a carico di dette società sportive;
- fatico a capire il senso della spettacolarizzazione delle operazioni svolte questa mattina, con tanto di giornalisti, tv, blitz tipo "Seals" a Coverciano, e nelle case di alcuni degli indagati. E poi: se si presuppone la colpevolezza di una persona e si vogliono acquisire delle prove, si fa circolare la notizia , e solo dopo mesi si fanno le perquisizioni? Mi sembra così paradossale la cosa...;
- fatico a capire perchè le persone debbano essere immediatamente messe alla gogna prima delle sentenze di relativa condanna;
- fatico a capire perchè tesserati milionari possano rimanere invischiati in certe cose. Se non per soldi, per cosa?
- vorrei che la giustizia facesse il suo corso e avesse il tempo per farlo. Di processi sportivi sommari , frettolosi e basati sul sentimento popolare ne abbiamo esempi molto recenti. E' giusto che venga fatta pulizia, chechi ha sbagliato paghi, oltre ogni nome, colore e maglia. Ma che questa volta la giustizia sia equa e uguale per tutti e abbia modo di fare il suo corso. Solo questo chiediamo. Perchè il calcio possa tornarci a fare sognare e non a farci inorridire.
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