lunedì 10 gennaio 2011

Il passo del gambero.

Che inizio d'anno disastroso. Sembra di essere tornati indietro di dodici mesi. Anzi, no. Perchè dodici mesi fa avevamo pure qualche punto in più. Già, ritorno all'inferno col passo del gambero. E' finito il girone d'andata e complessivamente, il bilancio non è sufficiente. Siamo quinto/sesto posto, ma, considerando che l'Inter deve recuperare due partite sulla carta agevoli, diciamo sesto/settimo. Ovvero, fuori dall'Europa. Le ultime due partite hanno rovinato ciò che di buono si era riusciti a fare sino a fine dicembre. Sembra di essere tornati ad inizio campionato, quando la squadra faceva acqua da tutte le parti, non aveva idee, carattere, mordente. Proprio così. Sconfitta casalinga contro il Parma (tra l'altro abbiamo visto ieri quanto sia forte la squadra emiliana) e disastrosa sconfitta a Napoli. Zero gioco. Zero carattere. Zero di tutto. E, personalmente,non mi piace sentir parlare Agnelli, Marotta e Del Neri degli episodi contro avvenuti in queste due partite. Per carità, non che abbiano torto, Ma non ci si può appellare agli errori arbitrali quando perdi in casa 1-4 contro una squadra modesta come il Parma. Non puoi appellarti alla rete di Toni ingiustamente annullata al San Paolo, quando subisci tutta la partita, prendo reti in fotocopia e molli gli ormeggi già alla metà del primo tempo. Ognuno si prenda le proprie responsabilità. A cominciare da Andrea Agnelli, per ora maschera di facciata, ma che, alla resa dei conti, ancora non conta nulla. Si decidano, gli Agnelli, gli Elkann o chi per essi a fare una scelta: o si investe massicciamente comprando giocatori di qualità che possano fare la differenza oppure diano mandato agli advisors di trovare un acquirente per la Società. Per passare a Marotta, il quali a ragione dice che non è per forza investendo molto che si vince. Certo, ci sta. Ma nemmeno prendendo pippe colossali come Traòrè (scarto dell'Arsenal)o Motta, giocatori di livello mediocre come Pepe (che comunque va lodato per l'impegno e l'abnegazione), oppure strapagando giocatori (come Bonucci). Ha venduto Trezeguet, tenendo in rosa due giocatori costantemente rotti come Amauri (paracarro assurdo) e Iaquinta. La difesa è inguardabile, il centrocampo manca di gente dai piedi buoni, l'attacco è più vicino ad un circolo pensionati che ad una squadra di serie A. Responsabilità evidenti le ha anche Del Neri, allenatore che è la copia sbiadita di Ranieri e che ha un solo modulo, un solo schema e poche idee. Contro il Parma ha avuto paura e, dopo l'espulsione di Melo, ha immediatamente tolto Del Piero per inserire Pepe. (contro il Parma, una squadra che ambisce a qualcosa di importante, dovrebbe vincere anche con un uomo in meno). Contro il Napoli ha schierato una formazione ai limiti dell'assurdo.
Responsabilità anche dei giocatori che, da inizio anno, appaiono svuotati, spenti e mentalmente scarichi.
Urge intervenire pesantemente sul mercato, urge cambiare mentalità, urge gente competente. Marotta poteva andare bene per una società come la Sampdoria, ma la Juve è tutto altro affare. Solo Moggi riusciva a fare grandi squadre senza far tirare fuori soldi alla proprietà. Già, ma si parla di un fuoriclasse. Occorre pensare ad un allenatore top, in grado di fare la differenza. Occorre pensare a giocatori in grado di fare la differenza. Così, non si va da nessuna parte.
Se non verso un inevitabile declino.
E questo i tifosi non lo permnetteranno.

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