venerdì 17 settembre 2010

Ritorno al passato.

Chi mi conosce, ormai, me lo ha già sentito dire mille volte. Una volta in più dunque. Non vedo soluzioni, non vedo una Juve tornare vincente se non con il ritorno di Moggi. "Facile", diranno gli avversari (e anche qualche juventino ancora coi paraocchi), "rubava e pilotava le partite". Ebbene, devo fare una premessa. Moggi non mi è mai stato particolarmente simpatico. Non mi era simpatico quando era al Torino, nè quando era al Napoli. E nemmeno mi era simpatico agli inizi del suo mandato alla Juventus. Gli riconoscevo una grande competenza (quello si, da sempre) ma non ne ero un grande estimatore come persona. Alla Juve, lo tolleravo, in quanto le sue mosse portavano sempre ad avere una squadra vincente. Non lo amavo di certo. Ho iniziato a cambiare idea nel 2006, quando è uscito tutto il polverone di Farsopoli. Ecco, da allora, sono convinto sostenitore di Luciano (che ho avuto anche la fortuna di incontrare brevemente un pomeriggio a Roma). Qualcosa non mi tornava sin da subito, sin dagli inizia di quella vicenda che ancora fa rodere il fegato a noi tutti veri tifosi juventini. Perchè sono diventato totalmente pro-Moggi? Percè mai ho tollerato le ingiustizie, perchè sempre ho pensato che una persona sia innocente sino a prova contraria, perchè ritengo ignobile che una persona venga accusata e sbattuta in prima pagina (anche per vicende strettamente private) senza che siano state accertate le reali colpe o malefatte. Contano le prove, non le parole. Ero uno di quei 15 poveracci che andò sotto la sede della Juventus a contestare la Società per non aver fatto nulla per difendere il nostro onore. Anzi, si era affrettata subito a scaricare Moggi & C. Poi, si sarebbe capito il perchè. Sono passati quattro anni e la Juventus, da società e squadra temuta e invidiata, è diventata , grazie all'operazione "simpatia" lo zimbello di tutti in Italia ed Europa. Addirittura modesti avversari come i polacchi (squadra del dopolavoro ferroviario, con tutto il rispetto) vengono a Torino e , senza sforzi, portano a casa un risultato positivo. E' la storia degli ultimi anni, quando, grazie a personaggi e scelte quantomeno discutibili (per non usare altri termini) abbiamo intrapreso un cammino atto a farci scomparire dal "gota" del calcio italiano, europeo, mondiale. Una proprietà che è meglio non commentare, dirigenti incompetenti, allenatori mediocri, giocatori mediocri e strapagati, etc. Eccoci qui. Prendiamo scoppole a destra e a manca. Quanto conta la psicologia nel calcio? Tantissimo. Intanto, occorrono dirigenti competenti. Bene, mi ero detto quest'estate. Mi pareva che Marotta lo fosse. Subito smentito da una campagna acquisti che, definire cervellotica, mi pare quantomeno eufemistico. Ma l'errore commesso era già stato a monte. Ovver quello di puntare su un allenatore come Del Neri. O si puntava su un allenatore vincente di sicuro afidamento (trasmettendo così un forte messaggio ai giocatori) oppure su un giovane emergente ( trasmettendo sempre un messaggio forte anche se di tipo diverso). Invece si è deciso di puntare su un allenatore non emergente e nemmeno vincente. Uno che in carriera non ha mai vinto nulla e che ha fallito ogni volta che ha tentato il salto di qualità. Insomma, un Ranieri ancora più sbiadito. La campagna acquisti ha poi rivelato l'estrema confusione che regna in casa bianconera con l'acquisto di paccate di giocatori inutili. Abbiamo 42 esterni, tra i quali al momento, uno che pare buono (Krasic) uno volenteroso ma coi piedi a banana (Pepe) e gli altri ingiudicabili. L'attacco è formato da quattro giocatori pronti per il pensionato Acli. Teniamo presente che, il giocatore più vecchio , è sempre quello con il maggior tasso tecnico (Alex). Anzi, l'unico, perchè gli altri (Eccetto pochi casi lasciano molto a desiderare). Non entro nello specifico su centrocampo e difesa perchè è sotto gli occhi di tutti che razza di squadra stiamo mettendo su.
L'unica speranza è che Andrea Agnelli possa finalmente e decida realmente di prendere sulle proprie spalle le sorti della Juve. E se è vero che ha un buon rapporto con Moggi, appena ciò sarà possibile, lo richiami immediatamente alla posizione che gli compete e che gli è stata tolta senza lo straccio di una prova. Moggi riusciva a fare le squadre senza far tirare fuori quattrini alla proprietà. Negli ultimi quattro anni sono stati spesi vagonate di milioni di euro per comprare giocatori che, definire mediocri, è un eufemismo.
E ora, l'attesa, per quanto mi riguarda, si sposta a Napoli, al processo di Farsopoli, con la domanda che aleggia da molto nella mia testa e alla quale una sola risposta mi è parsa plausibile: come è possibile che nel 2006 si chiuse un processo nel giro di pochi giorni, mentre ora che ci sono nuove intercettazioni a carico di sappiamo chi, i tempi sono biblici? Giusto che ci voglia il tempo necessario per sbobinare tutte le intercettazioni. Ma, nel 2006, il tempo correva più velocemente forse?

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